Dalla Bocconi alla DGPA & Co, è stato il giorno della nuova Fondoitalia, presentata ieri a seguito della lezione di marketing, che il cinque volte campione del mondo di sci alpino Marc Girardelli ha tenuto alla Bocconi. Il grande campione lussemburghese ha quindi accompagnato la presentazione ufficiale di Fondoitalia, ospitata nei suoi uffici dal Professor Maurizio Dallocchio. Presente Giorgio Brusadelli, che anni fa ha creato questa testata portandola sul web, Roberta Rodeghiero delle scioline “Rode”, Maurizio Gandolfi, Raffaele Fiorella e la famiglia Morzenti, che con loro ha deciso di rilanciare questo storico quotidiano online, insieme alla MoreNews, società editrice specializzata nell’online.
Dopo una breve presentazione dell’editore, ha preso la parola Jacopo Morzenti, che ha illustrato la sua ricerca sul mercato delle testate online, ripercorrendo quindici anni di giornalismo sul web. Quindi è stato il momento del Prof. Maurizio Dallocchio, che ha spiegato le motivazioni che l’hanno spinto a contribuire al rilancio di Fondoitalia: “Sono amico dello sport e in particolare di quelli dove la fatica la fa da padrone. Dopo 35 anni di carriera universitaria, ho appurato che i giovani che praticano una disciplina sportiva hanno una marcia in più rispetto agli altri anche dello studio. Ho visto lavorare queste persone e hanno una grande capacità di resistenza mentale, oltre che fisica. Con Fondoitalia – ha aggiunto Dallocchio – ho visto la possibilità di attirare tanti giovani su qualcosa che fosse stimolante dal punto di vista motivazionale. Per me ogni cosa che riesce a motivare le persone nel fare bene, che sa dargli la carica, è qualcosa che merita di essere sostenuta. Per questo motivo insieme ai Morzenti ed agli altri amici qui presenti, abbiamo deciso di rilanciare Fondoitalia con lo stesso spirito con cui organizzammo una gara di Coppa del Mondo a Milano. Proprio in quell’occasione ebbi il piacere di conoscere Giorgio Brusadelli”.
Il giornalista che anni fa fondò Fondoitalia ha descritto la sua passione per il fondo: “Sono arrivato al fondo quasi per caso, perché da giovane ho praticato atletica, arrivando addirittura alle Fiamme Oro. Dopo sette mesi però le ho lasciate e così mi sono allontanato dall’agonismo. Ho fatto ciclismo amatoriale e in quel periodo mi è stato chiesto di scrivere di sci di fondo. Mi ricordo che mi pagarono 22 mila lire per un articolo e io all’epoca di stipendio nel guadagnavo solo 150 mila. Me ne sono così appassionato, anche se all’inizio non sapevo sciare molto bene. Una passione così grande, che mi ha spinto negli anni a diventare addirittura allenatore. Ho scritto da cronista per Rivista Sci, poi attratto dalle potenzialità di internet ho dato vita a Fondoitalia”.
A chiudere ha preso nuovamente la parola l’editore, ringraziando ancora i presenti: “Abbiamo colto questa opportunità perché vogliamo far crescere l’interesse verso gli sport invernali. Siamo convinti che questo prodotto possa raggiungere una fetta di pubblico molto ampia, soprattutto perché siamo una struttura che fa questo mestiere da tempo, abbiamo dei buoni compagni di strada e la passione che ci viene trasmessa da persone come Brusadelli e Morzenti. Auspico quindi di rivederci tra un anno, per dire che abbiamo fatto dei numeri ai quali nessuno credeva”.