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Sci di fondo

Ancora 100 giorni … e sarà Marcialonga!

100 giorni alla Marcialonga, un evento unico nel suo genere, una manifestazione che fa sognare ed eleva la concezione di sport ed agonismo all’ennesima potenza, così come accadrà anche il prossimo 29 gennaio fra la bellezza eterea delle Valli di Fiemme e Fassa (TN). 100 giorni da passare sognando la neve e le emozioni che Marcialonga regala.

Lo scorso gennaio, nell’attesa dell’arrivo dell’ultimo concorrente, fra i fuochi d’artificio a rischiarare l’oscurità del cielo trentino e l’assembramento di pubblico, le lacrime si sprecarono. La gioia di essere tutti uniti ed in festa ad attendere chi sarebbe giunto al traguardo dopo 10 ore, 10 minuti e 22 secondi di competizione con gli altri e con sé stessi ha lasciato spazio alla commozione, con il volto rigato da gocce di gioia della figlia dell’ultima arrivata. 100 giorni di attesa perché Marcialonga è ‘more than a game’, più d’una gara, più di una sfida sugli sci stretti, Marcialonga è energia e desiderio di mettersi in gioco, assieme ad oltre 8000 concorrenti fra campioni, semplici appassionati, senatori e bisonti. 100 giorni ad una contesa impareggiabile, capace di radunare fondisti provenienti da ogni parte del pianeta, atleti in prevalenza scandinavi che si recano in Trentino per vedere la passione e l’entusiasmo negli occhi della gente, una delle rare ski-marathon di sci di fondo al mondo che passa fra i centri abitati decorati a festa, con i valligiani ad accogliere uno dopo l’altro i fondisti, perché Marcialonga è prima di tutto il loro evento.
100 giorni all’appuntamento con la storia, quando nell’estate del 1970 quattro amici, Mario Cristofolini, Giulio Giovannini, Roberto Moggio e Nele Zorzi decisero di organizzare, al coro “podesan farla anca noi”, una gara di sci di fondo che ricalcasse la mitica Vasaloppet svedese, portando in Trentino un sogno, una visione.
100 giorni alla vitalità, all’unicità di Marcialonga, 100 giorni all’accoglienza fiemmese e fassana e all’organizzazione impeccabile di un comitato che da decenni si prodiga nel preparare al meglio una cavalcata così sentita, 100 giorni ancora da vivere, aspettando una storia che da quarantaquattro anni si ripete, respirando a pieni polmoni l’emozione che solo Marcialonga riesce a dare.

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