“La Sportiva Epic Ski Tour” si proietta nel palcoscenico internazionale come uno degli appuntamenti più interessanti dell’oramai prossima stagione invernale. La manifestazione scialpinistica partirà venerdì 13 gennaio con una spettacolare prova in notturna sull’Alpe Cermis, sabato 14 ci sarà la seconda sfida al Passo San Pellegrino, mentre domenica 15 gennaio gli atleti si cimenteranno con la terza e conclusiva tappa al Passo Pordoi.
All’evento trentino che si svolgerà fra 100 giorni circa sarà presente come direttore di gara Giuseppe “Pepi” Ploner, volto noto dello sci di fondo italiano ed ex allenatore di sci nordico. Ploner fu uno specialista della tecnica libera, partecipando a ben tre edizioni dei Campionati Mondiali con l’apice della carriera raggiunto ai Mondiali 1985 di Seefeld in Tirol, quando vinse una medaglia d’argento a staffetta. Chiusa la carriera agonistica nel 1989, divenne allenatore di sci di fondo ed ora con la prima edizione dell’Epic Ski Tour si appresta ad affrontare una nuova avventura, l’ennesima della sua carriera: “Diciamo che pratico lo scialpinismo già da parecchi anni – sostiene Ploner – non a livello agonistico ma da amante della montagna. Con lo sci di fondo mi sono fatto da parte sia come allenatore che come organizzatore e giudice, ed essendo svincolato da qualsiasi attività mi è stato proposto di far parte dello staff organizzatore dell’Epic Ski Tour. Conoscendo bene sia Kurt Anrather che Jurg Capol, i due promotori dell’evento, ho accettato volentieri questa nuova esperienza”.
L’Epic Ski Tour si presenta come novità assoluta nel panorama scialpinistico, apprestandosi ad inserirsi come evento innovativo e spettacolare della stagione: “Come prima edizione cerchiamo di preparare ed organizzare tutte e tre la giornate al massimo delle nostre possibilità ed esperienze, con l’intento di mettere tutti i partecipanti nelle migliori condizioni possibili, ma soprattutto in sicurezza. La nostra idea è rivolta soprattutto allo sportivo, all’amante della montagna che trova anche il tempo di godersi il panorama e non è succube del cronometro. Naturalmente la classifica premierà i più veloci come in ogni competizione”.
Giuseppe “Pepi”, com’è chiamato affettuosamente Ploner nell’ambiente, parla inoltre di quale sarà il suo ruolo all’interno del primo Epic Ski Tour, un’edizione che vuole essere ‘4All’, per tutti: “Ogni località (o tappa) ha il proprio staff tecnico per preparare il tracciato e le infrastrutture. Sono gruppi di lavoro ben affiatati e con grandi esperienze alle spalle. Il mio lavoro di direttore di gara consisterà nel coordinare ogni tipo di operazione all’interno delle tre tappe”. Una disciplina, quella dello scialpinismo, in notevole espansione: “Lo scialpinismo è uno sport bellissimo, in crescita vertiginosa negli ultimi anni. Ideale sarebbe riuscire a trovare un accordo con gli impianti, ed avere una pista a disposizione anche solo una volta alla settimana in notturna, per poter dare la possibilità a chiunque di farsi una camminata o un allenamento”.
Un augurio dunque che la manifestazione si svolga per il meglio ma con uno sguardo già proiettato al futuro: “Siamo appena partiti, ma vogliamo crescere. Il modello potrebbe essere il Tour de Ski ma lì vi corrono solo i campioni e possono farlo quando vogliono. Noi ci rivolgiamo alla massa, che non ha mezzi e tempo per farlo. Ma se riuscissimo a trovare altre località e a portare l’evento magari su due weekend di tre e due tappe sarebbe un successo. Inoltre alla FIS stanno anche discutendo di incorporare lo scialpinismo fra le proprie discipline. Chissà….”.
Per info ed iscrizioni: www.epicskitour.com
Scialpinismo: ancora 100 giorni all’appuntamento con l’Epic Ski Tour
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