Sono i due fari dello sci di fondo italiano e l’hanno confermato anche sugli skiroll nella due giorni feltrina organizzata dalla Sportful. Federico Pellegrino si è imposto nella gara sprint maschile sabato sera, mentre domenica è arrivata la vittoria di Francesco De Fabiani sulla salita Croce d’Aune, ripetendo la vittoria dello scorso anno. Li abbiamo contattati al termine della gara, mentre stavano tornando sullo Stelvio, dove questa settimana proseguirà la preparazione della nazionale di fondo sul ghiacciaio.
FRANCESCO DE FABIANI
Sei felice per la vittoria su Croce d’Aune?
«È una bella soddisfazione vincere questa gara, perché è sempre molto dura, anche se stai bene fisicamente. Siamo partiti abbastanza forte, ho nella prima parte, fino a quando ci siamo staccati in cinque, poi ci siamo alternati per qualche chilometro e a due dall’arrivo Dementiev ha fatto una progressione, sulla quale ho retto soltanto io, così siamo rimasti in due a un chilometro dall’arrivo. Eravamo vicini agli ultimi due tornanti, che si trovano rispettivamente a 100 e 50 metri dall’arrivo. Così ho deciso di attaccare e prendere la testa tra il primo e il secondo tornante, per trovarmi in prima posizione all’uscita del secondo e scegliere la traiettoria migliore per la volata finale, anche perché sorpassare in soli 50 metri è molto difficile. Così ho fatto e sono riuscito a vincere».
Ti senti già in condizione?
«La condizione c’è, perché questa gara organizzata dalla Sportful è la cartina di tornasole per comprendere lo stato di forma, essendo molto dura. In una gara come quella di Sovere, anche se non sto bene fisicamente riesco a entrare nelle prime posizioni, anche perché è una gara in classico. Questa è in skating, quindi avrei fatto maggior fatica e se non fossi stato in forma e mi avrebbero superato in tanto».
Come sta procedendo l’allenamento sul ghiacciaio?
«Siamo stati sullo Stelvio la settimana scorsa e ora (ieri ndr) stiamo già tornando su. La pista è molto bella, ma siamo in altura e quindi abbiamo un po’ sofferto, soprattutto a causa del caldo, che da un giorno all’altro cambiava la neve e questo ci ha dato qualche problema».
Cosa pensi della possibilità di disputare una gara sprint di Coppa del Mondo di fondo a Feltre?
«Non sarebbe niente male, anche se si tratterebbe di una sprint, che non la gara più adatta alle mie caratteristiche. Sarei però felice, perché è sempre bello avere una gara in italia e io farei di tutto per qualificarmi, anche se sarebbe difficile. Sicuramente, conoscendo l’organizzazione, sarebbe una bella gara».
FEDERICO PELLEGRINO
Sabato è arrivata una bella vittoria nella gara sprint di Feltre.
«Sono molto contento per il successo della gara di sabato, perché questo risultato significa che sto lavorando bene. Ho delle buone sensazioni ed è bello arrivare a questo periodo dell’anno trovando già delle conferme, anche in gare sprint molto brevi come quella di ieri. Un’altra cosa che mi ha fatto molto piacere, è stato constatare che c’era tanta gente a vederci. Significa che questa gara sta entrando nel cuore dei feltrini, perché è ormai un appuntamento fisso per lo sci di fondo e anche questa è una cosa positiva».
Saresti felice se Feltre diventasse la sede di una gara sprint di Coppa del Mondo?
«Mentre eravamo lì ho fatto una battuta al sindaco, proprio sulla possibilità di disputare una gara della Coppa del Mondo a Feltre. Conosco molto bene questa località, perché ci ho corso in bici la 24 ore di Feltre, oltre alla gara di skiroll. Ho visto che ci sarebbe molto spazio per disputare una gara di fondo e poi qui a Feltre sono sempre ben organizzati. Insomma avremmo un circuito bello e un’ottima organizzazione, che non avrebbe nulla da invidiare a tante gare di Coppa del Mondo che disputiamo. Io ho lanciato questa proposta come battuta, poi chissà se uscirà fuori qualcosa. È bello sognare, anche se non basta, perché per ospitare la Coppa del Mondo non basta la volontà, ma si devono anche trovare gli sponsor e l’appoggio delle Istituzioni. Per quanto mi riguarda, l’unica cosa che posso fare è continuare a vincere e far crescere l’audience di questo sport, aiutando magari queste località a trovare gli giusti sponsor».
Come sta andando la preparazione sullo Stelvio?
«Arrivare allo Stelvio non è stato una passeggiata, perché venivo da una settimana al mare e cambia molto nel passare a dormire dal livello del mare ai 2700 metri. Le prime due o tre notti ho avuto problemi a dormire, ho dovuto acclimatarmi e anche negli allenamenti ho cercato di andare più tranquillo per controllare la situazione. Sabato e domenica qui ho avuto delle ottime sensazioni e ho tanta voglia di riprendere ad allenarmi sullo Stelvio. So che il tempo sarà buono e anche le temperature questa volta saranno ideali. È importante sciare ed allenarsi bene in questo periodo e io sono deciso a farlo per preparare al meglio la stagione».