Nello staff tecnico della nazionale italiana di fondo c’è anche chi sta lontano dai riflettori, ma svolge un lavoro molto importante all’interno della squadra. Parliamo di Paolo Riva, collaboratore tecnico, ma soprattutto organizzativo di Chenetti e Costantin. L’abbiamo intervistato durante la preparazione della nazionale, per sentire da lui come stanno procedendo le cose.
Buongiorno Riva, come state approcciando alla nuova stagione?
«Con grande concentrazione e attenzione, perché abbiamo davanti a noi due anni importanti, che ci porteranno ai Mondiali di Lahti prima e alle Olimpiadi poi, per non dimenticare la Coppa del Mondo, che è già molto importante. Abbiamo degli atleti molto competitivi in squadra, che hanno il potenziale per vincere delle medaglie e dei giovani che stanno crescendo molto bene. De Fabiani, Pellegrino, Noeckler e la staffetta hanno i mezzi per conquistare medaglie e ottenere grandi risultati in Coppa del Mondo. Abbiamo molti atleti da podio, che hanno bisogno del nostro aiuto, perché il nostro compito è quello di dare agli atleti tutto ciò che serve per aiutarli a portare a casa più successi possibili».
La preparazione si sta concentrando in particolare sul Mondiale di Lahti?
«No, al contrario la preparazione viene fatta per partire subito bene, che è fondamentale per far comprendere subito ai nostri atleti di essere già a un ottimo livello e creargli quell’autostima necessaria per affrontare al meglio anche il Mondiale di Lahti. La Coppa del Mondo è molto importante, non ci sono solo i Mondiali, ma sono convinto che andare bene in coppa aiuterebbe i nostri atleti ad arrivare al meglio anche all’evento finlandese».
La squadra maschile è molto competitiva grazie anche a due campioni come De Fabiani e Pellegrino.
«Loro due sono le punte di diamante, rappresentano un grande stimolo e un esempio per tutti gli altri. Secondo me De Fabiani e Pellegrino mostrano quasi involontariamente agli altri quello che bisogna fare per sfruttare al cento per cento il proprio potenziale, perché sono un buon esempio anche nella vita extra sportiva. In una squadra un atleta forte fa crescere anche gli altri e noi abbiamo la fortuna di avere questi due grandi campioni. Il talento è un’atleta che oltre ad avere delle potenzialità enormi, riesce anche ad esprimerle. Al mondo, per esempio esistono pochi talenti come De Fabiani. Oltre a loro due, abbiamo in squadra dei giovani molto forti come Salvadori e Rastelli, che si allena con noi ormai da due o tre anni e non ha ancora ottenuto risultati degni del suo valore. Poi c’è Noeckler, un atleta che sono certo otterrà dei risultati ancora migliori, perché non è riuscito ancora a esprimere tutte le sue potenzialità».
La settimana scorsa Roland Clara ha annunciato il suo ritiro dalle gare: le dispiace?
«L’ho sentito proprio nel giorno in cui ha firmato il congedo ed era molto felice. Le ultime due stagioni per lui sono state complicate, perché ha un fisico un po’ complicato e in carriera è stato sfortunato a causa di troppi problemi fisici. Come pattinatore ci servirebbe moltissimo in previsione della staffetta e per noi è un po’ un peccato che ci abbia lasciato nell’anno dei Mondiali. Il suo ritiro però darà spazio ad alcuni giovani che dovranno farsi sotto per prendere il suo posto, come Salvadori. Tornando alla decisione di Roland, quando l’ho sentito mi è parso molto sereno, perché è convinto di aver fatto questa scelta al momento giusto e fa un lavoro che gli piace. A noi dispiace, ma se un atleta fa questa scelta con consapevolezza, allora dobbiamo accettarla».
Dalla squadra femminile invece cosa si aspetta?
«Dalle ragazze ci aspettiamo una maggior continuità di risultati, perché in alcune occasioni hanno mostrato qualcosa di importante. Greta Laurent, per esempio, ha grandi qualità nella sprint e deve però lavorare sulla resistenza. Nel complesso le ragazze sono un gruppo affiatato, affidate a un grande allenatore e motivatore come Costantin, e stanno lavorando bene per colmare le proprie lacune. Dobbiamo ritrovare la De Martin dell’inizio della passata stagione e attenzione anche alla Debertolis che sta facendo delle belle prestazioni in estate. In questo momento non possiamo pretendere dalle donne gli stessi risultati di Pellegrino e De Fabiani, ma entrare con continuità nelle prime dieci-quindici posizioni è un traguardo possibile. Loro stanno lavorando e sono fiducioso».
Fondo, parola a Paolo Riva: “Abbiamo davanti due anni molto importanti”
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