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Sci di fondo

Nel gran finale di Falun, insieme all’inseguimento, Sundby e la Johaug vincono anche la Coppa del Mondo

FALUN (SWE) – Il trittico del Mini Tour si chiude con l’inseguimento che in campo femminile diventa una questione tutta norvegese sia per il podio che per l’assegnazione della Coppa del Mondo 25: se la guadagna per la prima volta e con pieno diritto Therese Johaug che non solo tiene a debita distanza la connazionale Marit Bjoergen ma ai 15 secondi di vantaggio con cui è partita ne aggiunge un’altra quindicina lasciando all’avversaria soltanto la soddisfazione parziale di un recupero iniziale di un paio di secondi. La tirata, però, le è costata uno sforzo che ha poi pagato da metà gara in poi, quando la durezza delle salite si è fatta sentire. Manifesta superiorità, insomma, di chi sa far valere la sua tecnica fatta tutta di frequenze adattandola ai percorsi davvero micidiali e selettivi dove si correranno i prossimi Mondiali.
La bionda Teresina questo traguardo lo puntava da anni. “Per me, ha detto, vincere una Coppa del Mondo è JOHAUG TRIONFOstato un sogno fin da quando ero piccola. Questa è stata una delle mie migliori gare della stagione. Oggi ho davvero capito subito di essere in forma perfetta, tanto che potuto spingere fino in fondo, senza la benché minima flessione. Tutto ha funzionato bene, a cominciare dai materiali: avevo sci assolutamente fantastici. Non potevo fallire.”
La prima a felicitarsi con lei è proprio l’amica rivale che l’abbraccia dopo aver passato il traguardo. “Ho provato due volte a portarmi sotto, ma lei oggi è stata troppo forte per tutto il percorso. Neppure in discesa riuscivo a guadagnare. Avrei dovuto sciare meglio ieri per poter cercare di modificare il risultato di oggi. Sono molto felice per lei. Se lo meritava.”
Il podio tutto norvegese lo ha completato, di lì a poco, Heidi Weng, ieri quarta, che ha recuperato 20 secondi alla finlandese Kerttu Niskanen, iridata Under 23 e l’ha battuta in volata, mentre al quinto posto finiva Charlotte Kalla, raggiunta fin dalle prime battute e poi staccABBRACCIO DONNEata dalla Weng sulla salita più dura, dando una grossa delusione al pubblico che anche oggi ha affollato la pista.
Considerato il distacco, più di 9 minuti e mezzo, e la penultima posizione di partenza, non ha preso il via l’azzurra Gaia Vuerich. Ha evitato una faticaccia, ma avrebbe almeno salvato la faccia di una squadra quest’anno fallimentare.
Per buona fortuna l’avrebbe fatto di lì a qualche ora Federico Pellegrino, lui pure sprinter, che ha affrontato il suo calvario con il pettorale n. 34, partendo con il gruppo della cosiddetta “onda”,  a 5’30” da Harvey e concludendo nella stessa posizione a 8’39.5 dal vincitore odierno. Restare a 3 minuti e rotti  da Sundby quando gli sarebbe bastato chiudere tranquillamente per onor di firma, è stato il modo migliore di manifestare professionalità e per misurare le sua potenzialità sulla distanza. Ha dimostrato di avere mezzi e buona volontà; è giovane e il tempo gioca a suo favore. Insistere su di lui con una preparazione più adeguata non sarà solo una scommessa.
sundby ARRIVOIl vincitore, Martin Jonhsrud Sundby (all’arrivo e nella foto in alto), in questo inseguimento non aveva .nulla da dimostrare né tantomeno da guadagnare: la Coppa distanza se l’era già intascata da parecchio tempo, dopo averne posto le basi con la vittoria del Tour de Ski sul Cermis che gli aveva assicurato quel grosso bottino di punti che nel resto della stagione gli ha consentito di vivere di rendita volta per volta anche nella classifica generale assoluta: con quelli di oggi, ha accumulato un vantaggio finale di 554 punti. Un abisso.
“Una stagione incredibile, dice lui. Ho lavorato duramente per questo. E’ stata davvero una bella battaglia con Legkov e Harvey oggi. Sapevo che nel finale non dovevo ritrovarmi con Harfey, che è più veloce di me. Dovevo staccarlo prima, ed è quello che ho fatto. Considerati i percorsi e come li ho affrontati, non vedo l’ora che arrivino i Campionati del Mondo del prossimo anno. Falun è un posto ideale per me; in più c’è un’atmosfera fantastica.”
Ha faticato alle Olimpiadi (solo bronzo nello skiathlon) ma è tornato a quella forma che ad inizio stagioneSUNDBY SOLO gli aveva permesso di vincere il trittico di Kuusamo e in seguito il Tour de Ski, con il gran finale di Falun che adesso gli consegna la sua prima Coppa. La classica ciliegina che completa una torta già succulenta per conto suo. Primo a Lahti, secondo nella 50 km di Holmenkollen, ancora vincitore a Falun. Troppa grazia. 

 Oltre che forte, è anche tatticamente intelligente. Con Legkov, dopo 5 km ha raggiunto Harvey che era stato il primo partire, e insieme sono arrivati alla micidiale salita di Mördarbacken dove, reagendo ad un attacco di Legkov, ha operato lo scatto decisivo. Harvey gli  ha risposto: per un po’ resta in scia ma mollerà a ridosso del traguardo, mentre Legkov si stacca definitivamente e arriverà terzo a 11 secondi. Un minuto dopo è Richardson ad assicurarsi il quarto posto, mentre passa un altro minuto per vedere Vylegzhanin vincere la volata degli inseguitori. 

Spettacolo assicurato. I Mondiali 2015 partono da una buona base.

3 NORGEClassifica inseguimento femminile

1. Johaug Therese NOR 24.25.5; 2. Bjoergen Marit NOR +29.2; 3. Weng Heidi NOR +1.52.4; 4. Niskanen Kerttu FIN +1.52.9; 5. Kalla Charlotte SWE +2.16.3; 6. Oestberg Ingvild Flugstad NOR +2.22.9; 7. Tchekaleva Julia RUS +2.24.3: 8. Wiken Emma SWE 2.26.3; 9. Steira Kristin Stoermer NOR +2.30.0; 10. Vrabkova-Nivltova Eva CZE +3.33.6; 11. Lahteenmaki Krista FIN +3.40.1; 12. Ishida Masako JPN +3.41.4; 13. Randall Kikkan USA +3.49.4; 14.Hagen Martine Ek NOR +3.50.6; 15. Lindborg Sara SWE +3.51.7; 16. Erikson Hanna SWE +3.52.4; 17. Stephen lizabeth USA +4.09.0; 18. Falla Maiken Caspersen NOR +4.28.0; 19. Zeller Katrin GER +4.28.5; 20. Faivre Picon Anouk FRA +4.28.6; 21. Boehler Stefanie GER +4.29.1; 22. Bjornsen Sadie USA +4.48.8; 23. Kylloenen Anne FIN +4.51.4; 24. Saarinen ino-Kaisa FIN +4.53.6; 25. Ivanova Julia RUS +4.59.0; 26. Ringwald Sandra GER +5.02.1; 27. Jaskowiec Sylwia POL +5.06.0; 28. Ingemarsdotter Ida SWE +5.18.6; 29. Jean Aurore FRA +5.21.9; 30. Fessel Nicole GER +5.26.3. Non partita Vuerich Gaia ITA.

Classifica inseguimento maschile

1. Sundby Martin Jonhsrud NOR 34,48.1; 2. Harvey Alex CAN +4.9; 3. Legkov Alexander RUS +11.0; 4. Richardsson Alexander SWE +1.10.9; 5. Vylegzhanin Maxim RUS +2.08.5; 6. Hellner Marcus SWE + 2.08.9; 7. Gaillard Jean Marc FRA +2.09.1; 8. Roethe Sjur NOR +2.09.3; 9. Heikkinen Matti FIN 2.09.9; 10. Roenning Eldar NOR +2.21.0; 11. Ustiugov Sergey RUS +2.44.5; 12. Kershaw Devon CAN +2.46.0; 13. Bauer Lukas CZE +3.03.3; 14. Halfvarsson Calle SWE +3.37.7; 15. Golberg Paal NOR +3.40.1; 16. Gloeersen Anders NOR +3.46.5; 17. Jaks Martin CZE +4.24.4; 18. Backscheider Adrien FRA +4.38.1; 19. Jauhojaervi Sami FIN +5.00.1; 20. Volzhentsev Stanislav RUS +5.01.0; 21. Hoffman Noah USA +5.01.2; 22. TuryshevSergey RUS +5.01.8; 23. Babikov Ivan CAN +5.17.8; 24. Belov Evgeniy RUS +5.18.6; 25. Toenseth Didrik NOR +5.26.5; 26.Tscharnke Tim GER +5.49.8; 27. Nousiainen Ville FIN +5.53.9; 28. Manificat Maurice FRA +6.08.4; 29. Iaparov Dmitriy RUS +7.04.1; 30. Brandsdal Eirik NOR +7.05.7; 34. Pellegrino Federico ITA +8.39.5

Opa Cup: trionfo azzurro al femminile – Coppa alla Baudin. Secondo De Fabiani

Si chiude la Opa Cup di Valdidentro con una bella vittoria azzurra in campo femminile, dove le azzurre occupano completamente il podio finale grazie a Francesca Baudin, prima con 948 punti, Sara Pellegrini, seconda a quota 763 e Giulia Stuerz, terza con 728 punti. Deve cedere il quarto posto Lucia Scardoni che è comunque quinta con 560 punti a completare il trionfo italiano. Nell’inseguimento di oggi la vittoria è andata all’elveticaopa azzurri Nathalie Von Siebenthal che ha preceduto l’americana Chelsea Holmes e la francese Aurelie Dabudyk. La miglior azzurra è Deborah Agreiter che si piazza al settimo posto.
Fra i maschi c’è la piazza d’onore nella classifica finale di Francesco De Fabiani con 593 punti che deve cedere il primato al francese Paul Golabre con 612 punti. Terzo è il tedesco Andy Kuehne.
L’inseguimento odierno è stato vinto dallo svizzero Remo Fischer che ha preceduto l’austriaco Bernhard Tritscher e il tedesco Andreas Katz. Miglior azzurro Sergio Rigoni settimo, seguito da Fulvio Scola con l’ottavo posto.

Nella gara junior femminile ancora un buon piazzamento per Alice Canclini che è settima, mentre è decima Caterina Ganz. Fra i maschi splende il podio di Sebastiano Pellegrin alle spalle del francese Jean Tiberghien e davanti all’elvetico Jason Rueesch. Per l’azzurrino si tratta del terzo podio in Opa Cup junior. Decimo Matteo Andreola.

Ordine d’arrivo Pursuit 10 km femminile

1. Von Siebenthal Natalie SUI 29.34.4; 2. Holmes Chelsea USA +4.7; 3. Stadlober Teresa AUT +7.6; 4. Dabudyk Aurelie FRA +16.0; 5. Flowers Erika USA +39.6; 6. Simille Manon FRA +42.5; 7. Agreiter Debora ITA +44.5; 8. Schwarz Nathalie AUT +45.5; 9. Gimmler Laura GER +51.0; 10. Brennan Rosie USA +52.3; 11. Pellegrini Sara ITA +52.4; 12. Rorabaugh Rebecca USA +58.5; 13. Buillet Marion FRA +59.5; 14. Stuerz Giulia ITA +1.00.5; 15. Jezersek Barbara SLO +1.01.4.

Ordine d’arrivo Pursuit 15 km maschile

1. Fischer Remo SUI 40.40.3; 2. Tritscher Bernhard AUT +37.6; 3. Katz Andreas GER +1.22.5;4. Kaeser Erwan SUI +1.27.5; 5. Goalabre Paul FRA +1.27.8; 6. Poirrier Bastien FRA + 1.34.2; 7. Rigoni Sergio ITA +1.35.4; 8. Scola Fulvio IA +1.37.4; 9. Leccardi Valerio SUI +1.38.1; 10. Kuehne Andy GER +1.38.9; 11. Muller Claudio ITA +1.41.6; 12. De Fabiani Francesco ITA +1.41.9; 13. Gardener Stefano ITA +1.51.0; 14. Boegl Lucas GER +1.58.7; 15. Tarantola Damien FRA +1.59.5

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