LAHTI (FIN) – Poca neve, al Nord, con una calda giornata di sole che ha reso inconsistente la pista predisposta non neve di riporto per lo sprint a skating che ha aperto la fase conclusiva della Coppa del Mondo. Un anello poco tecnico ma reso selettivo dalle cadute che, togliendo di mezzo i favoriti Hattestad e la Bjoergen, questa già in semifinale, hanno finito per falsare i risultati. Così Golberg, più portato per il classico, ha vinto il suo primo sprint a tecnica libera (nella foto l’arrivo) resistendo al ritorno di Petukhov, e la Randall (foto sotto) si è rifatta della delusione olimpica.
L’Italia aveva due carte da giocare. Gaia Vuerich che arriva quarta mancando il podio per pochi centimetri, e Federico Pellegrino che per meno di mezzo secondo non supera la qualificazione e perde anche ogni possibilità di tornare al vertice della classifica dello sprint. Al comando con 292 punti ora c’è il norvegese Bransdal, terzo oggi, con 4 punti di vantaggio sul tedesco Wenzl, che aveva spodestato l’azzurro, 30 suHattestad e 49 su Pellegrino quando ci sono ancora due sprint da affrontare, entrambe in classico, che non sono certamente il pezzo forte del nostro miglior specialista.
Una battuta di arresto che lui commenta così in FB: “Purtroppo questa per me non è la stagione giusta per realizzare i sogni nel cassetto. Con oggi anche quello del podio nella coppetta sprint si allontana visto anche che le ultime due prove rimanenti sono in TC. Ma io ci proverò lo stesso, sia a Drammen che a Falun, a tirare su qualche punto per confermare comunque il ‘modesto’ obbiettivo stagionale della top10… Un ‘brava’ a Gaia e ‘Bentornato’ Fulvio !!”
Un sogno sfumato, dunque, come del resto il podio della Vuerich, che ha goduto di una buona dose di fortuna che non guasta neppure nello sport: quella di essere ripescata come seconda”lucky loser” per la finale nella quale, a metà gara, si sono perse per strada, a seguito di una caduta (nella foto) le due avversarie più pericolose: la norvegese Falla e la slovena Fabjan, rispettivamente oro e bronzo della specialità a Sochi.
Come nei turni precedenti, Gaia in finale è partita forte, e quando le due favorite per la vittoria incespicano (foto sotto) e finiscono nella neve, è la prima a uscire dal groviglio ma non più in grado di tenere il passo di Kikkan Randall e Katja Visnar che terminano al primo e secondo posto, mentre lei vanta ancora un certo vantaggio per il terzo gradino del podio. La sua avversaria è l’americana Sophie Caldwell, che non sembra avere moltissime energie e le rimane per tutto il tempo alle spalle. Ma a 150 metri dal traguardo l’azzurra incespica e perde il passo, l’americana si fa sotto e sul traguardo si allunga meglio in spaccata e la supera al fotofinish.
“Mi rimane un pizzico di rammarico – racconta Gaia – visto che in finale erano cadute le due più forti. Nel rettilineo finale ho perso l’equilibrio e un pizzico di velocità che mi è costato tanto, credo che senza quel contrattempo sarei rimasta davanti. Sul traguardo non sono riuscita a tirare la spaccata al massimo poiché ho qualche problema agli adduttori che non mi consente l’allungamento desiderato. Da qualche settimana riesco ad esprimermi con continuità, stavolta sono riuscita ad arrivare in finale con un po’ di fortuna ma ci vuole anche quella. Era importante proseguire sulla strada intrapresa alle Olimpiadi, adesso rimangono due sprint in tecnica classica a Drammen e Falun, ci sarà da soffrire. Quest’anno sono migliorata anche nell’alternato, spero di qualificarmi in entrambe le occasioni, anche se poi andare avanti sarà durissima”.
Qualificata per i turni di finale anche Greta Laurent, che manifesta qualche difficoltà su questa neve, esce subito nei quarti e alla fine viene classificata al 26° posto.
In casa USA la soddisfazione è doppia. Kikkan Randall è felice per essere tornata alla vittoria sulla pista di Lahti, che le piace in modo particolare, e a conclusione di una gara tattica; è l’undicesima di Coppa e tredicesima in carriera, e l’ha portata sul podio con la connazionale Sophie Caldwell che, al suo primo podio, ha avuto la certezza che il tanto tempo passato con il suo allenatore a provare la spaccata ha dato frutti insperati.
Felice anche Katja Visnar: ” Sono stata abbastanza veloce in qualifica, ma finalmente, dopo essermi spesso fermata nei quarti o in semifinale, oggi sono andata sul podio. La neve era morbida ed è stato difficile trovare un buon equilibrio e ritmo. Abbiamo una squadra femminile forte, soprattutto nello sprint a tecnica libera. Tanto è vero che oggi ci siamo qualificate in quattro”.
Nella finale maschile inutilmente lo svedese Peterson, per evitare di essere stretto nella morsa dei tre norvegesi Hattestad, Brandsdal e Golberg, ha cercato di tenere alto il ritmo fin dalla partenza per creare la selezione. A fare la differenza è stata invece la caduta che ha tolto di mezzo Hattestad e il finlandese Strandvall e ha dato le ali a Golberg, che finora era riuscito a vincere solo la 15 km di Lillehammer ed è reduce da un malanno che lo ha tenuto per un mese lontano dalle gare. “In questa pazza finale con due cadute sono stato fortunato a evitare l’incidente e a non farmi raggiungere da Petukhov, ma la fortuna appartiene allo sport. Non so cosa farò domani nella 15 km: è da un po’ che non faccio gare di distanza”.
Secondo ma non deluso Pethukov che a Sochi non era neppure arrivato alla finale e si complimenta con gli organizzatori che pure con quelle condizioni di neve sono riusciti ad allestire una bella corsa. “La pista era un po’ molle, ma è già capitato altrove ed era peggio”.
Fulvio Scola è stato l’unico azzurro a qualificarsi con il 26° tempo, a 5.89 dalla pole di Peterson. Nella terza batteria dei quarti, vinta da Hattestad davanti a Joensson, ha avuto uno sbandamento e ha perso contatto con il gruppetto, concludendo con il 6° posto che gli è valso il 30° nella classifica finale.
Classifica sprint femminile
1. Randall Kikkan USA; 2. Visnar Katja SLO; 3. Caldwell Sophie USA; 4. Vuerich Gaia ITA; 5. Falla Maiken Caspersen NOR; 6. Fabjan Vesna SLO
7. Sundin Marika SWE; 8. Falk Hanna SWE; 9. Oestberg Ingvild Flugstad NOR; 10. Bjoergen Marit NOR; 11. Kalla Charlotte SWE; 12. Dotsenko Anastasia US; 13. Razinger Nika SLO; 14. Laukkanen Mari FIN; 15. Matveeva Natalia RUS; 16. Kolb Hanna GER; 17. Oeberg Jennie SWE; 18. Kylloenen Anne FIN; 19. Harsem Kathrine Rolsted NOR; 20. Anger Lucia GER; 21. Saarinen Aino-Kaisa FIN; 22. Brun-Lie Celine NOR; 23. Lahteenmaki Krista FIN; 24. Korosteleva Natalia RUS; 25. Jacobsen Sstrid Uhrenholdt NOR; 26. Laurent Greta ITA; 27. Herrnann Denise GER; 28. Niskanen Kerttu FIN; 29. Cebasek Alena SLO; 30. Mohlin Elin SWE; 38. Brocard Elisa ITA; 53. Stuerz Giulia ITA.
Classifica sprint maschile
1. Golberg Paal NOR; 2. Petukhov Alexey RUS; 3. Bransdal Eirik NOR; 4. Peterson Teodor SWE; 5. Strandvall Matias FIN; 6. Hattestad Vigen NOR
7. Harvey Alex CAN; 8. Wenzl Josef GER; 9. Fossli Soldre Turvoll NOR; 10. Hakola Ristomatti FIN; 11. Taugboel Haavard Solaas NOR; 12. Joenssom Emil SWE; 13. JylhaeMartti FIN; 14. Gloeersen Anders NOR; 15. Skar Sindre Bjoernstad NOR; 16. Kullen Peeter EST; 17.Edin Johan SWE; 18. Ustiugov Sergey RUS; 19. Krogh Finn Haagen NO; 20. Hamilton Simeon USA; 21. Einslauer Sebastian GER; 22. Gros Baptiste FRA; 23. Pentsinen Anssi FIN; 24. Kriukov Nikita RUS; 25. Tschaarnke Tim GER; 26. Jaeger MartinSUI; 27. Kindschi Joeri SUI; 28. Newerll Andrew USA; 29. Sellis Sim EST; 30. Scola Fulvio ITA; 32. Hofer David ITA; 39. Pellegrino Federico ITA; 56. Rastelli Maicol ITA