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3 scimmie in Fisi: il gioco si fa pesante. Statuto mancato: la lettera di Roda non convince

 Nella sede della Fisi in via Piranesi a Milano l’aria è piuttosto pesante, e non per via dei climatizzatori. Dopo il clamoroso, ma non inatteso, flop dell’assemblea straordinaria che avrebbe dovuto sancire il cambio di statuto, anche le organizzazioni sindacali del personale hanno chiesto un incontro urgente con il presidente Flavio Roda e con il direttore generale Negretti. Ma hanno chiesto anche di incontrare i vertici Coni. E questo è ancor più significativo dell’atmosfera che tira.

Il motivo? La preoccupazione appunto per il clima della disorganizzazione e, non da meno, per non poche perplessità sui modi gestionali del personale. Infatti, dopo il letargo della gestione commissariale, Roda non è stato in grado di imprimere quel dinamismo necessario a tenere in ordine i conti e a reperire fondi da investire per lo sviluppo. Non bastano le buone intenzioni per gestire un organismo complesso come la Federazione, servono capacità manageriali consolidate.

 E forse per questo, constatando di essere piuttosto digiuno di esperienze gestionali, Roda ha chiamato Negretti nelle vesti di rianimatore. Ma Negretti è un commercialista, sicuramente bravissimo a leggere bilanci e nel districarsi nei meandri delle norme fiscali e tributarie.

 La gestione però è tutt’altra cosa. Pensate se un medico, trovandosi alle prese con un paziente infartuato, chiedesse aiuto a un oculista. Certo anche l’oculista è un medico, ma in caso di infarto sarebbe meglio rivolgersi a un cardiologo o a un rianimatore. Il risultato è che la Fisi ha fatto qualche passo indietro, e ora boccheggia di nuovo. E se i dipendenti sono in allarme, vuol dire che la situazione è ben più grave di quanto finora si è potuto intuire dalle notizie ufficiali e ufficiose.

Ci si augura, ovviamente, che si tratti di un falso allarme. Nonostante i segnali inequivocabili che trapelano ogni giorno.

C’è poi un’altra questione. E riguarda proprio il dott. Negretti, cui rinnoviamo la nostra stima, anche se lui ha una  scarsa considerazione di chi scrive. Roda l’ha voluto direttore generale, e l’ha nominato prima della modifica dello statuto. Ma né lo statuto vigente, né il regolamento organico federale (ROF) prevedono questa figura. E’ stata una trovata di Roda? E, se non sua, chi gliel’ha suggerita?

Malgrado questo Negretti, ligio al proprio compito, ha controfirmato le delibere del Consiglio federale. Già, ma in quale veste? Non è un cavillo, giacché nel diritto amministrativo la forma è essenziale e necessaria per la validità degli atti. Questi atti, ufficializzati da una figura legalmente inesistente, sono legittimi, sono validi? O sono nulli o annullabili?

Non sembri una questione da poco, perché basterebbe un SAI qualunque per chiedere un nuovo, deprecabile, commissariamento della federazione. E questa volta senza nemmeno dover scomodare un giudice a riposo nemico giurato della logica.

 Anche in questo caso è lodevole l’impegno di Roda nel voler nominare il direttore generale, ma le leggi vanno rispettate. Non soltanto perché è doveroso farlo, ma anche perché le leggi – anche se a volte può apparire il contrario – sono promulgate per garantire la buona organizzazione del vivere civile, evitare il più possibile gli abusi e scongiurare questi pasticci sempre in agguato dietro le azioni di persone volonterose e in buona fede, ma un po’ troppo facilone

 Ci piacerebbe avere qualche notizia in più, ma vorremmo anche sentire idee e proposte sul futuro di una Federazione storica e gloriosa. Perciò ricordiamo che queste pagine sono sempre aperte per chiunque abbia qualcosa da dire, che siano proposte o critiche più o meno costruttive. Sono benvenuti i pareri di Roda e di Negretti ( ai quali comunque rinnoviamo l’invito a pubblicare i loro compensi!), così pure dei consiglieri federali, come quelli dell’ultimo tesserato dell’ultimo sci club. Perché crediamo che il progresso nasca dal confronto, che invece è sempre mancato.

Già in passato abbiamo ripetutamente proposto di convocare gli stati generali della montagna, magari un giorno ci si arriverà. Per ora, chi vuole, può dire la sua su queste pagine. Compresi quei tecnici che, in via ufficiosa ma non tanto, lamentano che da alcuni mesi non vengono saldati gli anticipi di trasferta e i compensi salariali sono in ritardo. C’è un’immagine che definisce bene questa situazione di non vedo, non sento, non parlo. Ma è ora che anche in Fisi finisca il gioco delle 3 scimmie…..

Una risposta, intanto, arriva dallo stesso Roda nella lettera aperta pubblicata sul sito della Fisi, che riprendiamo a titolo di ulteriore informazione.

 

Lettera aperta del presidente Roda

 Carissimi,

a pochi giorni dalla mancata costituzione dell’Assemblea Straordinaria per l’approvazione del nuovo testoroda PRESIDENTE 2 dello Statuto federale, desidero tornare sull’argomento per chiarire alcuni aspetti che non sono stati veicolati nella maniera migliore o che sono stati mal compresi.

Prima di entrare nello specifico, però, voglio ringraziare ancora tutti coloro che hanno deciso di prendere parte all’Assemblea, che ci hanno creduto e che hanno capito l’importanza di quella giornata. Il confronto che è seguito alla mancata costituzione dell’Assemblea è stato un momento positivo: i soci che sono intervenuti lo hanno fatto per dare il loro contributo costruttivo alla creazione di un nuovo Statuto.

Per contro, bisogna registrare l’assenza di intere aree geografiche del Paese (si vedano i dati in calce): forse in quei territori non sono state ben comprese le procedure necessarie all’approvazione del nuovo testo di Statuto, ma è probabilmente mancato anche l’impegno del Comitato Regionale di riferimento. Ed in effetti, anche nella discussione di Modena, è emersa qualche difficoltà di comunicazione fra i Comitati Regionali e i Club.

Vorrei chiarire una cosa. Non è pensabile ipotizzare che la F.I.S.I. non abbia seguito le procedure corrette nell’iter che avrebbe dovuto portare all’approvazione del nuovo Statuto. La F.I.S.I. è composta da oltre 1200 società ed è del tutto velleitario pensare di poter aprire un forum di discussione infinito fra tutti. Non si arriverebbe mai ad un risultato. Per questa ragione è stata costituita un’apposita Commissione, che già rappresentava le diverse componenti della base. Questa Commissione si è poi interfacciata, sia con gli organismi territoriali che con il Coni.

Perché non si può neppure dimenticare che lo Statuto deve obbligatoriamente rispondere alle linee guida che il Comitato Olimpico detta. Lo Statuto approvato dall’Assemblea della F.I.S.I. va poi in approvazione al Coni e deve seguire determinati criteri nella sua formulazione. Anche questo lavoro è stato fatto, con coscienza e impegno, dalla Commissione.

L’argomento Statuto è stato discusso per 4 volte nell’ambito della Consulta Nazionale, e per altre 4 volte – dallo scorso gennaio –  è stato portato in discussione nei Consigli Federali. Il testo integrale dello Statuto, con le modifiche evidenziate, è stato pubblicato per oltre un mese.

Tutto ciò è stato fatto. E coinvolgendo gli organismi territoriali, che poi avrebbero dovuto riportare alle Società e ottenere osservazioni e indicazioni. Ed è avvenuto. Tanto è vero che sono state effettuate modifiche durante l’iter di preparazione del nuovo testo. Anche grazie ai contributi arrivati da alcuni Sci Club. Questo è l’iter corretto per arrivare all’approvazione di uno Statuto che osservi tutte le regole. Non ci sono altre ricette.

 Assemblea Straordinaria F.I.S.I., Modena 29 giugno 2013

 Presenze per Comitato Regionale

 CR Voti

Alto Adige 1288

Alpi Centrali 4994

Alpi Occidentali 869

Appennino Emiliano 2069

Calabro?Lucano 35

Campano 203

Appennino Toscano 672

Lazio?Sardegna 1432

Molisano 371

Umbro?Marchigiano 0

Friuli Venezia Giulia 1708

Gruppi Militari 2232

Ligure 1081

Trentino 3164

Valdostano 3185

Veneto 8323

Totale 31626

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