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Fondo da rottamare, urge rilancio: con gli “stati generali” e non con le chiacchiere

Il fondo è messo proprio male e le classifiche di fine stagione, che pubblichiamo sotto, sono la testimonianza conclamata di una situazione che si pretenderebbe di migliorare ma appare irreversibile, almeno ai massimi livelli e in tempi immediati. Crisi di prodotto e di identità che ci si ostina a negare, che richiederebbe di essere sanata alla radice mentre si preferisce ricorrere ai soliti pannicelli caldi che leniscono ma non curano il male. Che parte purtroppo da lontano, dal dopo Torino 2006, le Olimpiadi più gloriose nella storia del fondo italiano. Dall’oro della leggendaria staffetta italiana e di Giorgio Di Centa nella 50 km .Con Marco Albarello direttore agonistico e Sepp Chenetti allenatore.

E al fatto che oggi Di Centa sia ancora sulla breccia a 41 anni e resti il più “regolare” della squadra azzurra in cerca di identità, e che si siano saltuariamente messi in evidenza Clara, Hofer, Noeckler e Pellegrino, Piller e De Martin fra le donne, si contrappone pur sempre la realtà di soli 5 elementi nel gruppo rosso (Clara (sotto), Di Centa e la De Martin per la distanza, Pellegrino e Hofer per lo sprint). Questo la dice lunga sulla criticità di una situazione che si dovrebbe affrontare con i fatti e non limitandosi alle dichiarazioni di bottega, alla manifestazione di buone intenzioni, alla richiesta di progetti a lungo termine da parte del direttore tecnico attuale, Silvio Fauner, e dei “papabili” al suo incarico contattati da Flavio Roda nelle ultime settimane.

E’ avvenuto dopo quei Mondiali disastrosi che hanno visto la presenza del presidente della Fisi, in aspettativa diclara quella medaglietta tanto attesa e sperata ma mai arrivata. Come, del resto, c’era da immaginarsi con quel minimo di realismo che non è certo patrimonio di Roda che viene dallo sci alpino, che di fondo non sa assolutamente niente, che non ha la bacchetta magica per trovare le risorse necessarie ed è probabilmente anche mal consigliato da chi, a corto di idee, lo imbonisce con le chiacchiere.

C’è una sola via da imboccare per cercare di uscire da questa situazione: andare indietro negli anni e imitare ciò che si fece per uscire da situazioni analoghe. Ma allora – era la fine degli anni ’70 – il presidente era l’avv. Arrigo Gattai, (sotto) poi assurto anche alla presidenza del Coni, gattaiaffiancato dal prof. Cellario nel ruolo di presidente di sede, mentre il direttore agonistico del fondo era un certo Mario Azittà (a destra) che stava in Fisi tutti i santi giorni. Uno che preferiva seguire il fondo giovanile sulle piste, alla scoperta di eventuali talenti e per mantenere i contatti con i Comitati piuttosto che con la Coppa del Mondo.

Due giganti nei confronti dei nani e delle ballerine che hanno ridotto il nostro sport peggio della politica attuale. Il che è tutto dire. Ma loro ebbero la fortuna di operare in un periodo in cui lo sci alpino era diventato un fenomeno di moda e, attraversoazittà anche il Pool, portò alla Fisi tanto denaro da non sapere quasi come spenderlo. Ne beneficiarono comunque tutte le discipline.

Ebbene, Gattai e Azittà convocarono il mondo del fondo a convegno, a Cesenatico prima e a Bibione poi, per farlo uscire da quella fase asfittica che aveva fatto seguito alle fallimentari Olimpiadi di Sapporo 1982 dove era strumolodefinitivamente crollata la “grande squadra” dell’allenatore svedese Nillson. Chiamato dal direttore agonistico di allora, il dott. Strumolo (foto), grande commercialista e organizzatore sportivo (incontri di pugilato e 6 giorni ciclistiche) che di fondo capiva poco ma sapeva scegliere gli uomini giusti per guidarlo e rilanciarlo. Ricorrendo ad allenatori stranieri, mentre i gruppi sportivi militari si guardavano bene dall’interferire nelle sue decisioni. ONESTI

Prima Sadehariu, pur con tutti i suoi limiti, e poi Punkkinen tirarono il fondo fuori dalle secche; la collaborazione del prof. Conconi risultò poi determinante ai fini dei risultati con medaglie che di lì a pochi anni arrivarono in quantità industriali con Sandro Vanoi come direttore agonistico. Ma pure sulla spinta di Camillo Onesti (a destra) che, assumendo la responsabilità del settore femminile, fu in grado di assicurare un futuro agonistico anche alle donne che, dopo decenni di emarginazione, avevano trovato uno sbocco nei corpi sportivi. Stefania Belmondo e Manuela Di Centa gli esempi più eclatanti.

mariucciaE poiché la storia è maestra di vita, non c’è che riandare al passato per impostare il futuro, convocando gli stati generali del fondo. Sarebbe ora che, dopo le promesse mancate di Morzenti, almeno Roda uscisse dal torpore e, prima che chiedere programmi, tasti il polso agli “addetti ai lavori” di tutto lo sci nordico ma in particolare del fondo. Che deve dirsi le cose in faccia e rilanciarsi, non annegare definitivamente.

Gli si butti almeno questa ciambella di salvataggio, senza perdere altro tempo ad ascoltare chiacchiere e imbonitori, e cercando magari qualche faccia nuova senza aspettare il ricambio alla scadenza naturale dopo Sochi 2014 che rischia di essere peggio di Fiemme 2013. Sono sempre le stesse che circolano: siamo ormai a livello di casa di riposo. Compreso anche chi scrive, almeno sul piano anagrafico. Non su quello delle idee comunque. La mitica Mariuccia Besesti (nella foto con Nilsson) ci accoglierebbe a braccia aperte.

Coppa del Mondo assoluta

Classifica femminile

coppa F assoluta1. Kowalczyk 2017; 2. Johaug 1503; 3. Randall 1190; 4. Bjoergen 1148; 5. Wenh 1086; 6. Steira 1018; 7. Kylloenen 987; 8. Kalla 846; 9. Jacobsen 778; 10. Laahteenmaki 736; 11. Niskanen 648; 12. Tchekaleva 559; 13. Herrmann 536; 14. Zeller 499; 15.Oestberg 478; 16. Jean 438; 17. Ishida 438; 18. Roponen 421; 19. Falla 417; 20. Stephen 410; 21. Wiken 350; 22. Fessel 326; 23. Skofterud 316; 24. Smutna 316; 25.Brun-Lie 309; 26. Saarinen 304; 27. Sarasoja 300; 28. Shevchenko 290; 29. Ivanova 268; 30. Malvalehto 244

38. De Martin Topranin 179; 46. Agreiter 136; 66. Piller 54; 86. Vuerich 28; 100. Cavallar 12; 102. Debertolis 10; 104. Laurent 9; 119. Brocard 1

Classifica maschile

coppa M assoluta1. Northug 1561; 2. Legkov   1381¸3. Cologna 1364; 4. Poltoranin 995; 5. Vylegzhanin 935; 6. Chernousov 846; 7. Joensson 736; 8. Sundby 672; 9. Hellner 630; 10. Krogh 545; 11. Di Centa 510; 12.Bauer 504; 13. Roethe 480; 14. Angerer 460; 15. Halfvarsson 430; 16. Belov 425; 17. Clara 389; 18. Olsson 369; 19. Japarov 368; 20. Babikov 364; 21. Golberg 346; 22. Tscharnke 338; 23. Valjas 335; 24. Richardsson 328; 25. Kriukov 316; 26. Manificat 302; 27. Kershaw 298; 28. Filbrich 295; 29. Newell 292; 30. Bessmertnykh 282

38. Hofer 225; 40. Noeckler 221; 43. Pellegrino 177; 87. Moriggl 63; 86. Pasini Fabio 46; 104. Pellegrin 31; 113. Checchi 28; 115. Scola 24

coppa legkov distanceCoppa Distance maschile

1. Legkov 793; 2. Cologna 644; 3. Northug 632; 4. Poltoranin 521; 5. Chernousov 508; 6. Sundby 469; 7. Vylegzhanin 437; 8. Roethe 390; 9. Angerer 368; 10.Clara 361; 11. Hellner 358; 12. Belov 316; 13. Bauer 312; 14. Di Centa 294; 15. Manificat 266; 16. Olsson 253; 17. Bessmertnykh 238; 18. Halfvarsson 222; 19. Filbrich 211; 20. Babikov 198; 21. Richardsson 193; 22. Perl 191; 23.Harvey188; 24. Eliassen 179; 25. Tscharnke 177; 26. Gaillard 173; 27. Heikkinen 170; 28. Japarov 167; 29. Roennikng 165; 30. Dotzler 160;

32. Noeckler 156; 34. Hofer 143; 59. Moriggl 39; 66. Pellegrin 31; 71. Pellegrino 28; 72. Checchi 26; 77. Pasini Fabio 19

Coppa Distance femminilekowalczyk due coppe

1. Kowalczyk 1027: 2. Johaug 874; 3. Steira 665; 4. Weng 526; 5. Kylloenen 499; 6. Bjoergen 492; 7. Kalla 456; 8. Jacobsen 441; 9. Tchekaleva 430; 10. Raandall 308; 11. Ishida 347; 12. Niskanen 337; 13. Lahteenmaki 310; 14. Zeller 299; 15. Stewphen 282; 16. Roponen 265; 17. Herrmann 250; 18. Skofterud 244; 19. Fessel 228; 20. Wiken 225; 21. Saarinen 220; 22. Shevchenko 218; 23. Sarasoja 179: 24. Iksanova 169; 25. Haag 156; 26. Ivanova 149; 27. Brooks 148; 28. Oestberg 144; 29. Jean 133; 30. De Martin Topranin 129

36. Agreiter 94; 45. Piller 54; 71. Cavallar 12; 86. Brocard 1

Coppa sprint maschile

1.Joensson 498; 2. Northug Petter jr 329; 3. Kriukov 316; 4. Peterson 274; 5. Newell 264; 6. Poltoranin 258; 7. Bransdal 240; 8. Valjas 214; 9. Cologna 210; 10. Chebotko 183; 11. Krogh 174; 12. Gloeersen 169; 13. Petukhov 162; 14. Pellegrino 149; 15. Golberg 139; 16. Hattestad 122; 17. Pentsinen 110; 18. Morilov 106; 19. coppa sprintTscharnke 103; 20. Halfvarsson 98; 21. Gafarov 93; 22. Kershaw 93; 23. Ustiugov 92; 24. Retivykh 85; 25. Hofer 82; 26. Dahl 71; 27. Northug Tomas 70; 28. Japarov 69, 29. Kindschi 66; 30. Chernousov 63

60. Pasini Fabio 27; 61. Noeckler 26; 65. Scola 24; 88. Di Centa 10

Coppa sprint femminile

1. Randall 542; 2. Kowalczyk 430; 3. Oestberg 294; 4. Falla 283; 5. Kylloenen 280; 6. Brun-Lie 258; 7. Bjoergen 250; 8. Malvalehto 244; 9. Jean 213; 10. Ingemarsdotter 213; 11. Herrmann 205; 12. Kolb 185; 13. Weng 179; 14. Visnar 164; 15. Smutna 160; 16. Shapovalova 159; 17. Gaiazova 154; 18. Pajala 139; 19. Van Der Graaff 120; 20. Kalla 125; 21. Niskanen 121; 22. Sargent 118; 23. Dotsenko 117; 24. Korosteleva 96; 25. Soemskar 91; 26. Lahteenmaki 88; 27. Jones 88; 28. Prochazkova 77; 29. Jacobsen 77; 30. Sarasoja 71; 50. Vuerich 28; 65. Debertolis 10; 66. Laurent 9

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