OSLO – Assente Marit Bjoergen per il riacutizzarsi di un’infreddatura, un po’ fuori fase e in difficoltà a skating Justyna Kowalczyk che ha già la Coppa del Mondo in tasca e può quindi prendersi qualche pausa, la vincitrice della 30 km mass start non poteva essere che Therese Johaug. E l’ha fatto alla grande, come del resto due anni fa ai Mondiali sulla stessa pista, con una fuga solitaria per quasi tre quarti di gara che l’ha portata ad un vantaggio massimo di un minuto e mezzo, calato solo nel finale quando ha voluto godersi gli applausi delle migliaia di spettatori e ha concluso in trionfo sventolando una bandiera più grande di lei e sprizzando felicità.
“E ‘stata una giornata perfetta per me. Mi sono sentita subito molto forte, le sue prime parole. Quando si è in una buona forma basta sciare e andare via. Ho cercato di concentrarmi sulla mia tecnica. Quando ho sentito che avevo 90 secondi di vantaggio ho pensato che per perdere la corsa sarebbe dovuto accadere qualcosa di veramente grosso, e ho quindi cercato di evitare ogni rischio. Ho potuto godere la folla lungo il percorso: è stato meraviglioso. Vincere a Holmenkollen era il mio grande obiettivo di quest’anno e sono contenta di aver potuto concludere la stagione con questa vittoria. Le gare della fase finale della Coppa in Svezia non sono certamente le mie preferite. Penso che Marit e Justyna saranno più forti di me”.
Al di là dei primi 8 km, non c’è stata più storia: davanti Johaug scatenata in un mulinar di braccia e passetti di una frequenza impossibile per chiunque altra e quindi irraggiungibile; dietro un gruppetto nel quale si sono ritrovate la connazionale Heidi Weng e la Kowalczyk che, da battistrada con la biondina norvegese, messe difficoltà dal ritmo impressionante, sono state costrette a mollarla e a farsi raggiungere dalle immediate inseguitrici: la russa Tchekaleva, la svedese Kalla, le norvegesi Steira e Jacobsen e la nostra Debora Agreiter.
L’azzurra è una che tiene la distanza e a skating, che è la tecnica nella quale si esprime meglio, poteva correre per il podio ma è crollata nel finale finendo al 20° posto, a quasi 3 minuti dalla Johaug, superata anche da Marina Piller, autrice di una bella rincorsa in progressione che l’ha portata in 14/a posizione.
A definire il podio ha provveduto, con un allungo ad un paio di chilometri dal traguardo, la Tchekaleva alla quale solo la Kowalczyk è riuscita a rispondere, staccandola sull’ultima salita e guadagnandosi così il secondo posto a 48 secondi dalla Johaug. Le sue difficoltà le ha spiegate così: “Con la tecnica libera ho avuto problemi in tutta la stagione. E ‘sempre difficile vincere la 30 km di Oslo. E oggi ho fatto più fatica del solito. Teresa era la più forte. Quando è andata via ho aspettato il gruppo per organizzare insieme la caccia. Nell’ultimo giro ho cercato di allungare ma mi sono tornate sotto. Ce l’ho fatta solo quando è partita la russa e io l’ho ripresa e staccata. Sono quindi felice di essere arrivato seconda”.
Altrettanto soddisfatta Yulia Tchekaleva. “E ‘stata una gara difficile per me. Abbiamo cercato di lavorare insieme nell’inseguimento. Quando poi ho cercato di andar via sull’ultima salita e Justyna mi ha raggiunto, ero ormai stanca. . Ci si sente bene ad essere di nuovo sul podio. Ho avuto una grande stagione con due podi in Coppa del Mondo e una medaglia di bronzo ai Campionati del Mondo. Di più non potevo fare”.
In classifica generale la Kowalczyk sale a 1890 punti contro 1267 della Johaug, Marit Bjoergen per il momento è solo quinta. La Coppa del Mondo si conclude con il Minitour svedese che inizia a Stoccolma mercoledì 20 marzo con lo sprint a tecnica classica e prosegue a Falun venerdì 22 marzo con il prologo, seguito sabato 23 dalla 10 kmfemminile e dalla 15 km maschile a tecnica classica, mentre domenica 24 toccherà alla 10 km femminile e alla 15 km maschile a tecnica libera.
Classifica 30km mass start TL
1. Johaug Therese 1988 NOR +1h07.32.7; 2. Kowalczyk Justyna 1093 POL + 48.8; 3. Tchekaleva Yulia 1984 RUS +51.9 ; 4. Weng Heidi 1991 NOR +53.8; 5. Ishida Masako 1980 JPN +53.9; 6. Kalla Charlotte 1987 SWE +1.13.1 ; 7. Steira Kristin Stoermer 1981 NOR +1.17.0 ; 8. Jacobsen Astrid Uhrenholdt 1987 NOR +1.18.9 ; 9. Stephen Elizabeth 1987 USA +1.29.9 ; 10. Fessel Nicole 1983 GER +1.31.5; 11. Niskanen Kerttu 1988 FIN + 1.42.1 ; 12. Hugue Coraline 19 84 FRA +1.47.3 ; 13. Faivre Picon Anouk 1986 FRA +1.58.3 ; 14. Piller Marina 1984 ITA +1.02.3; 15. Guschina Mariya 1989 RUS +2.11.8 ; 16. Roponen Riitta-Liisa 1978 FIN +2.22.5 ; 17. Jean Aurore 1985 FRA +2.40.7; 18. Zhukova Natalia 1992 RUS +2.42.7; 19. Kobayashi Yuki 1987 JPN +2.52.2; 20. Agreiter Debora 1991 ITA +2.58.1; 21. 1 Ivanova Julia 1985 RUS +3.12.9 ; 22. Shevchenko Valentina 1975 UKR +3.23.9 ; 23. Khramtsova Ekaterina 1991 RUS +3.24.7; 24. Sarasoja-Lilja Riikka FIN +3.24.7; 25. Zeller Katrin 1979 GER +3.25.7; 26. Staver Tuva Tofdal 1990 NOR +3.27.9; 27. Bleckur Sofia 1984 SWE +3.39.4; 28. Saarinen Aino-Kaisa 1979 FIN +3.53.1; 29. Oeberg Jennie 1989 SWE +3.54.9 ; 30. Diggins Jessica 1991 USA +4.05.0. Ritirata De Martin Topranin Virginia ITA