DRAMMEN (NOR – L’assenza di Dario Cologna (sostituito in questa occasione dal fratello minore Gianluca) e la concomitante vittoria di Petter Northug nello sprint a tecnica classica riapre la classifica di Coppa del mondo che sembrava ormai appannaggio dello svizzero che adesso conta soli 23 punti di vantaggio sul norvegese. E questo rende ancor più interessante la 50 km a Oslo, sulla pista di Holmenkollen, dove i due si ritroveranno sabato pomeriggio in quella che, per tradizione, è considerata la corsa più importante di tutto il panorama del fondo. Per i norvegesi, poi, vale più di una vittoria olimpica.
Vittoria “regale” quella di Northug, per la qualità degli avversari (campioni olimpici e mondiali) e per il modo in cu i l’ha conquistata. Di pura spinta di braccia, con attrezzatura da skating, su un percorso cittadino duro e selettivo, sul quale il suo avversario diretto, il kazako Alexey Poltoranin, aveva fatto ricorso invece a tutti quei passi della tecnica classica che gli avevano permesso di primeggiare nelle altre fasi eliminatorie.
Per essere poi stroncato in finale dalla superiore potenza di Northug che non l’ha mollato sulla prima salitella, la più dura, l’ha raggiunto e superato nella successiva discesa e sul tratto in falsopiano, e l’ha ancora tenuto a debita distanza sul lungo rettilineo d’arrivo in leggera salita con strappetto negli ultimi metri. Un vantaggio che gli ha permesso di voltarsi e dominare gli inseguitori dall’alto del suo 27° successo in Coppa del Mondo. Uno spettacolo maturato fra le ovazioni degli spettatori affollati attorno alle transenne e la successiva rincorsa dei ragazzini in cerca di autografo (foto).
Mancavano, in questo spettacolo, i nostri fondisti che, quando c’è da andare di braccia in una gara neppur tanto lunga (2’41″27 il miglior tempo di qualificazione, di cui è stato autore lo stesso Northug), spariscono dalla scena. Eliminati già nella fase qualificazione e con distacchi che fanno rabbrividire, almeno per quanto riguarda il classico, per gli sprint del futuro. Fabio Pasini, il migliore, si è classificato al 34° posto, a 7.30 dalla pole e 71/100 dal tempo del trentesimo, l’ultimo ammesso alle batterie dei quarti. Gli altri hanno fatto peggio: Noeckler 58° a 10.35, Pellegrino 63° a 12.29, Hofer 70° a 18.16. Tempi mica tanto lontani dalla pole (3.06.59) della Malvalehto fra le donne. Indubbiamente non c’è di che vantarsi. Alti (pochi) e bassi (parecchi) che non si riesce a capire né tantomeno a giustificare. Una trasferta sprecata in tempi di stretta economica è un problema su cui meditare.
Fra le donne non c’è stata storia. Justyna Kowalczyk, terza in qualificazione non ha praticamente avuto avversarie dalle batterie dei quarti alla finale. Ogni volta le ha stroncate con la sua tecnica approssimativa ma estremamente efficace, vincendo per distacco. Solo la Bioergen, che qui ha già vinto in più occasioni, avrebbe potuto tenere il suo passo e, eventualmente, superarla in volata. Ma non c’era per problemi di salute. Così la polacca, con la corsa, ha vinto matematicamente anche la sua quarta Coppa del Mondo e può avviarsi in piena tranquillità di spoirito verso l’ultima parte della stagione:, la 30 km di domenica a Oslo e il gran finale a Falun, in Svezia.
Nella finale di questo sprint, a sorpresa, è stata Heidi Weng a impegnarla maggiormente, confermandosi sempre di più la terza donna del fondo norvegese che, dopo Bjoergen e Johaug, anch’essa assente, continua ad esprimere talenti. C’è solo l’imbarazzo della scelta. Una sola italiana in gara, Virginia De Martin Topranin, eliminata in qualificazione. Cinquantesima, con un distacco di 19.27 dal miglior tempo ottenuto dalla finlandese Malvalehto. In classico è la migliore delle nostre: ogni commento è superfluo.
Classifica sprint maschile
1. Northug Petter 1986 NOR; 2. Poltoranin Alexey 1987 KAZ; 3. Kriukov Nikita 1985 RUS; 4. Dahl John Kristian 1981 NOR; 5. Pettersen Oeystein 1983 NOR; 6. Cologna Gianluca 1990 SUI
7. Bransdal Eirik 1986 NOR; 8. Krogh Finn Haagen 1990 NOR; 9. Fossli Sondre Turvoll 1993 NOR; 10. Chebotko Nikolay 1982 KAZ; 11. Golberg Paal 1990 NOR; 12. Gros Baptiste 1990 FRA; 13. Peterson Teodor 1988 SWE; 14.Northug Tomas 1990 NOR; 15. Pentsinen Annssi 1986 FIN; 16. Valjas Len 1988 CAN; 17. Roenning Eldar 1982 NOR; 18. Koos Torin 1980 USA; 19. Eriksson Jens 1987 SWE; 20. Harvey Alex 1988 CA; 21. Hattestad Ola Vigen 1982 NOR; 22. Onda Yuichi 1980 JPN; 23. Edin Johan 1987 SWE; 24. Halfvarsson Calle 1989 SWE; 25. Hediger Jovian 1990 SUI; 26. Clausen Kent Ove 1985 NOR; 27. Newell Andrew 1983 USA; 28. Panzhinsky Alexander 1989 RUS; 29. Strandvall Matias 1985 FIN; 30. Lassila Kalle 1986 FIN; 34. Pasini Fabio 1980 ITA; 58. Noeckler Dietmar 1988 ITA; 63. Pellegrino Federico 1990 ITA; 70. Hofer David 1983 ITA
Classifica femminile
1. Kowalczyk Justyna 1983 POL; 2. Weng Heidi 1991 NOR; 3. Oestberg Ingvild Flugstad 1990 NOR; 4. Shapovalova Evgenia 1986 RUS; 5. Randall Kikkan 1982 USA; 6. Malvalehto Mona-Lisa 1983 FIN
7. Gjeitnes Kari Vikhagen 1985 NOR; 8. Smutna Katerina 1983 AUT; 9. Kylloenen Anne 1987 FIN; 10. Herrmann Denise 1988 GER; 11. Saarinen Aino-Kaisa 1979 FIN; 12. Soemskar Linn 1989 SWE; 13. Visnar Katja 1984 SLO; 14. Niskanen Kerttu 1988 FIN; 15. Gaiazova Daria 1983 CAN; 16. Pajala Magdalena 1988 SWE; 17. Harsem Kathrine Roisted 1989 NOR; 18. Falla Maiken Caspersen 1990 NOR; 19. Kolb Hanna 1991 GER; 20. Ivanova Julia 1985 RUS; 21. Fessel Nicole 1983 GER; 22. Lahteenmaki Krista 1990 FIN; 23. Zeller Katrin 1979 GER; 24. Brun-Lie Celine 1988 NOR; 25. Dotsenko Anastaqsia 1986 RUS; 26. Kalla Charlotte 1987 SWE; 27. Johansson Norgren Britta 1983 SWE; 28. Jean Aurore 1985 FRA; 29. Oeberg Jennie 1989 SWE; 30. Bjornsen Sadie 1989 USA; 50. De Martin Topranin Virginia 1987 ITA