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Sci di fondo

Team sprint TL femminile a stelle e strisce, maschile ai russi. Duplice 5° posto azzurro

Team sprint ai russi Petukhov e Kriukov (foto sotto, a destra) e alle americane Diggins e Randall (foto a sinistra), duplice quinto posto per la nazionale italiana che vede sfumare così la prima delle già scarse speranze di medaglie in questi Mondiali di sci nordico sulle quali qualche buontempone favoleggia da mesi, almeno per quanto riguardano le possibilità di Pellegrino e del suo eventuale compagno di coppia, Hofer in questo caso. Lui o Scola, non avrebbero fatto la differenza: l’ennesima dimostrazione che “cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia”.

Divario di classe, di peso, di potenza e ancor più di esperienza che non si può inventare di botto ma matura con il tempo: un duello impari. Come quello della cavalleria polacca nell’ultima guerra mondiale, mandatateam Kriukov Petukhov colore02 all’assalto dei panzer tedeschi. Fu un massacro. Sulla propria pelle l’ha provato persino la Norvegia, che in campo maschile, affiancando a Northug il più scarso dei suoi tanti sprinter, Golberg, è stata tagliata fuori subito in semifinale. Per una questione di secondi e una pessima interpretazione della gara, ma tant’è. Con il risultato pratico, però, che le 10 nazioni finaliste si sono trovate con un avversario di peso in meno e ne hanno saputo approfittare.

Gara controllata per le prime 5 tornate finché Russia e Kazakhstan hanno iniziato ad alzare il ritmo. Gli svedesi Hellner e Joensson hanno replicato colpo su colpo, così come i campioni del mondo 2011 del Canada. Al team Gruppo msesto giro, però, Kriukov (foto sotto)ha preso in mano la situazione e lo sprint conclusivo con Joensson è andato a favore del russo che sul rettilineo finale ha superato in tromba lo svedese ottenendo la sua seconda medaglia d’oro in questi Campionati del Mondo, mentre al terzo posto si piazzava Poltoranin, il team Kriukov Arrivoquale cadeva proprio sulla linea del traguardo nell’estremo tentativo di spaccata, con il canadese Harvey, a pochi metri, sulla stessa corsia di Kriukov, 3/100 dopo il kazako. Il commento dei russi:

Siamo davvero felici! Questa è la seconda medaglia d’oro ai Campionati del Mondo in tre giorni, dopo la vittoria di Nikita nello sprint classico. Oggi avevamo un’ottima sensazione, e ce l’abbiamo fatta, anche se il tempo era davvero pessimo. Abbiamo cercato di rimanere nel gruppo in testa dietro a Emil Joensson, e negli ultimi 50 metri siamo riusciti team cambio mena raggiungerlo e superarlo. Oggi la squadra norvegese non è stata molto forte, sono più forti nelle gare di distanza. Il pattinato di Nikita è migliorato molto nell’ultimo anno. La pista a Lago di Tesero è bellissima, mi ricorda quella di Vancouver. La squadra russa si sta allenando duro per le Olimpiadi di Sochi, vogliamo davvero vincere.

In 4 nell’arco di 76/100 di secondo, 27/100 fra il secondo e il quarto. E’ stata infatti una volata combattutissima, incerta fino all’ultimo, dalla quale è rimasto escluso solo Pellegrino (foto) che aveva tentatoteam Pellegrino Gruppo inutilmente di rispondere all’attacco portato sull’ultimo strappo da avversari obiettivamente più forti di lui in competizioni di questo genere e su una pista tanto dura che non concede un attimo di respiro. Lui comunque l’ha presa bene. “Questi Mondiali mi hanno fatto capire che possiamo stare con i migliori al mondo – racconta alla fine. E’ un quinto posto che potrebbe forse deludere qualcuno, in realtà vale molto, siamo sempre rimasti a contatto con le prime posizioni. Adesso dobbiamo elevare ulteriormente il nostro livello”. Analoga falsariga anche per Hofer: “Alla fine dobbiamo essere contenti – spiega il carabiniere altoatesino; Pellegrino sfiatatovolevamo una medaglia ma sapevamo che avrebbe dovuto andare veramente bene tutto. Ci è mancato forse qualcosina alla fine; per quanto mi riguarda ho dovuto rischiare un po’ in semifinale per evitare problemi di qualificazione, comunque abbiamo dato tutto quello che avevano in corpo”.

Con Kikkan Randall (foto sotto) pimpante come non mai e una compagna di estrema affidabilità come la giovanissima Jessica Diggins, gli Stati Uniti conquistano una medaglia d’oro storica nel team sprint femminile in tecnica libera. Le due americane tengono dietro le nazionali svedese e finlandese e la Val di Fiemme si tinge di stelle e di strisce dopo una gara in bilico fino al sesto giro, quando l’attacco veemente della Randall ha messo le avversarie letteralmente sulle ginocchia.

Tolte di scia e stroncate in salita, staccata di quasi 8 secondi al traguardo la svedese Ingemarsdotter, seconda arrivata, mentre 3 secondi dopo completa il podio la finlandese Lahteenmaki. Quarta, a 20.81, lateam Randall Arrivo03 norvegese Falla e quinta, immediatamente dietro, l’azzurra Ilaria Debertolis.

Un abisso se si considera che questi distacchi sono maturati in meno di 500 metri e sottolineano il divario fra le americane e il resto del lotto. Solo Bjoergen e Johaug avrebbero potuto metterle in difficoltà, ma le due primedonne norvegesi hanno preferito evitare questa faticaccia per riservarsi per la staffetta di mercoledì e per le altre gare individuali. La prima martedì, la 10 km a skating con partenze intervallate che le vedrà sicure protagoniste contro la solita Kowalczyk.

 Ovviamente felici le americane: Sapevamo che le squadre in gara per la finale erano molto forti, quindi abbiamo pensato unicamente alla nostra corsa. La tattica era di rimanere concentrate fino alla fine, di avere fiducia in noi stesse e di raggiungere la migliore posizione possibile. L’emozione nello sprint finale era tantissima, abbiamo dato il meglio di noi stesse per spiccare il volo verso il traguardo. Durante la gara, quando Jessica Diggings ha perso il bastoncino, abbiamo mantenuto i nervi saldi, Jessica ha tenuto duro, è andata avanti e poi ha proseguito con un’altro racchetta. Tutta la gente allo stadio urlava: go go go! Poi, lei è partita in uno sprint incredibile e questo fatto non ha avuto cambio Fnessuna importanza. In questo momento non riusciamo a pensare al futuro, siamo troppo felici della nostra medaglia d’oro”.

  Distacco a parte, le due azzurre Marina Piller e Ilaria Debertolis si sono rese protagoniste di una gara sempre all’attacco in cui per quattro giri hanno anche cullato il sogno di compiere il miracolo di un podio vanificato nei due conclusivi dai ripetuti attacchi delle due americane che hanno messo sotto la Svezia di Charlotte Kalla e Ida Ingemarsdotter, e la Finlandia di Riikka Sarasoja-Lilja e Krista Lahteenmaki.

“Abbiamo sicuramente disputata la gara che non ci aspettavamo – racconta alla fine Piller; sapevamo di poter fare bene, siamo partite senza paura dimostrando che il campo dà sempre la chance di raggiungere un buon risultato. Io sono molto più adatta alle gare distance e altrettanto poco veloce, però avevamo degli sci molto competitivi, la nevicata mi ha reso le cose un po’ più semplici e mi sono divertita molto”.

team DeBertolis e herrmann sprintParticolarmente soddisfatta anche Debertolis (nella foto impegnata contro la tedesca Herrmann): “Ho dato tutto quello che avevo in corpo poiché ci tenevo a fare benissimo, davanti ai tanti tifosi che sono venuti fin qui. Per un momento ho pure creduto di potere raggiungere la terza posizione, purtroppo sono arrivata all’ultima salita con le gambe completamente bloccate e la norvegese mi ha superato sul rettilineo d’arrivo. Se continuiamo a lavorare in questo modo possiamo crescere molto”.   

                                                                                                             (Foto Newspower Canon)

Le classifiche

Team sprint maschile

 1. RUSSIA (Petukhov Alexey / Kriukov Nikita) 21.30.98.0

2. SVEZIA (Hellner Marcus / Joensson Emil) +0.46

3. KAZAKHSTAN (Chebotko Nikolay / Poltonanin Alexey) +0.73

4. CANADA Kershaw Devon / Harvey Alex) +0.76

5. ITALIA (Hofer David / Pellegrino Federico) +3.52

6. FRANCIA (Gaillard Jean Marc / Manificat Maurice) +5.33

7. AUSTRIA (Wurm Harald / Tritscher Bernhard) +8.38

8. REPUBBLICA CECA (Kozisek Dusan / Razym Ales) +8.44

9. GERMANIA (Tscharnke Tim / Teichmann Axel) +9.74

10. BIELORUSSIA (DolidovichSergei / Semenov Michail) +11,57

 Team sprint femminile

1. USA (Diggins Jessica / Randall Kikkan) 20.24.44.0

2. SVEZIA ( Kalla Charlotte / Ingemarsdotter Ida) +7.80

3. FINLANDIA (Sarasoja Lilja / Lahteenmaki Krista) +10.95

4. NORVEGIA (Oestberg Ingvikld Flugstad / Falla Maiken Caspersen) +20.81

5. ITALIA (Piller Marina / Debertolis Ilaria) +21.46

6. SLOVENIA (Visnar Katja / Fabjan Vesna) +25.17

7. RUSSIA ( Korosteleva Natalia / Matveeva Natalia) +34.04

8. GERMANIA (Kolb Hanna / Herrmann Denise) +34.11

9. POLONIA (Jaskowiec Sylwia / Szymanczak Agniezska) +46.5

10. FRANCIA (Aymonier Celia / Hugue Caroline) +46.57

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