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Sci di fondo

Skiathlon: 11° titolo mondiale per la Bjoergen, primo per Cologna. Di Centa miglior azzurro

Lo skiathlon di scena ai Mondiali.  Doveva essere la giornata dei norvegesi, almeno sulla carta, per il semplice fatto che schieravano gli elementi più adatti  ad esprimersi, con ampie probabilità di successo, nelle due tecniche di questo tipo di gara che, a metà del chilometraggio,  prevede, con  il cambio di sci e  bastoncini, anche il passaggio  dalla tecnica classica allo skating. E tanto
fra le donne, le prime a scendere in pista per quello che si sarebbe rivelato una specie di campionato sociale piuttosto che un mondiale, quanto fra gli uomini il pronostico pendeva dalla loro parte.
 Bjoergen e Northug i favoriti d’obbligo. C’era da immaginarsi che non ce ne fosse per nessuno. Tanto è vero che, ospite allo stadio del fondo trentino, mescolato fra il pubblico, senza l’immancabile scorta che da noi caratterizza anche i politici di mezza tacca più per “status symbol” che per effettiva necessità,  c’era anche il primo ministro norvegese Jens Stoltenberg.
 Puntava sul sicuro, ma gli è andata bene solo in parte: la Bjoergen ha vinto con assoluta facilità il suo 11°skiathlon Bjoergen Arrivo titolo mondiale, mentre Northug questa volta ha trovato in Cologna, avversario ormai storico, l’elemento capace di rischiare quell’attacco solitario che lo ha preso alla sprovvista mentre lui era intruppato in un secondo gruppetto. Già staccato di una decina di secondi e quindi nell’impossibilità di replica immediata per puntare all’arrivo in volata dove sarebbe stato in grado di mettere in atto il suo irresistibile sprint finale.
Un finale a sorpresa, dunque, dopo che i 15 km a tecnica classica erano stati affrontati dal gruppone compatto, senza che nessuno reagisse quando Cologna, dopo un paio di chilometri, è caduto  accavallando gli sci. Un’andatura a passo d’ombrello, che ha permesso a Di Centa e  Noeckler di viaggiare skiathlon Gruppo04sempre nelle prime posizioni, e a Clara e Checchi di starsene tranquillamente al riparo. E hanno potuto farlo finché lo svizzero, che era immediatamente rientrato dopo la caduta reinserendosi fra i battistrada mentre Northug restava invece defilato, ha preso l’iniziativa quando dalla tecnica classica si è passati allo skating e la fila si era allungata a seguito di un attacco di Sundby che aveva guadagnato una quindicina di secondi.
Con Perl a fargli da spalla e a tenere alta l’andatura, Cologna ha preso l’iniziativa nell’ultimo dei 4 giri  raggiungendo Sundby in poche centinaia di metri. Un allungo che ha frazionato il gruppo: con lui sono rimasti i tre russi che si ritrovano poi nelle prime posizioni della classifica (Vylegzhanin, Legkov e Belov), gli svedesi Hellner e Halfvarsson, il tedesco Angerer, i norvegesi Gjerdalen e Roethe e, a conferma del suo buon momento, il nostro Di Centa (foto). skiathlon DiCenta
Il bicampione olimpico,  che come tutta la squadra disponeva di sci velocissimi,  già nella frazione in classico era sempre rimasto all’avanguardia, e  ha perso terreno solo sull’ultima salita, a meno di un chilometro dal traguardo, quando Cologna ha effettuato  lo scatto che l’ ha lanciato verso il successo.
Una trentina di metri di vantaggio allo scollinamento, che gli hanno permesso di buttarsi nella lunga discesa e involarsi irraggiungibile per cogliere il suo primo titolo iridato. Aveva già vinto Olimpiadi e Coppa del Mondo, gli mancava solo il Mondiale e se l’è intascato proprio sotto gli occhi del premier norvegese, con Northug solo al quarto posto, preceduto anche dai connazionali Sundby e Roethe.
Il premier, che già aveva esultato per il poker norvegese fra donne, l’ha presa comunque bene,      commentando con simpatia: “Sono molto orgoglioso dei nostri ragazzi. Sono grandi atleti che fanno conoscere questo sport al mondo. Ma anche alla Val di Fiemme vanno fatti i complimenti, è un luogo eccellente per lo sci nordico. Per noi in Norvegia è sinonimo di posto bellissimo e anche fortunato, visti i risultati di questo inizio di Campionati.
Anche nella prova femminile nessuno ha voluto prendere l’iniziativa nella frazione in classico che si è ridotta skiathlon Johaug Gruppoad una marcia di trasferimento, nella quale il gruppo si è progressivamente allungato lasciando all’avanguardia la Kowalczyk e le 4 norvegesi (Johaug, Bjoergen, Weng e Steira) che hanno poi caratterizzato la frazione a skating nella quale Johaug ha dato battaglia per mettere in difficoltà la polacca, l’unica che potesse costituire una minaccia su un percorso così duro. Un gioco di squadra che la Kowalczyk non solo non è riuscita a contrastare, ma si è addirittura staccata definitivamente quando la coppia Johaug-Bjoergen ha schiacciato sull’acceleratore.
skiathlon Bjoergen GruppoL’ultimo giro in skating è stata una battaglia fra loro due, decisa sull’ultima salita dallo scatto della Bjoergen che, pur più veloce in caso di arrivo in volata, ha deciso di vincere per distacco collezionando in 3 giorni due medaglie d’oro a questi Campionati del Mondo della Val di Fiemme. E non è certo finita…
Prima delle azzurre, al 19° posto, Virginia De Martin, che si è ben difesa in classico (sedicesima a poco più di mezzo minuto dalla finlandese Niskanen, prima al pit stop) e, pur finendo a 1’56″7 dalla Bjoergen, ha perso solo 3 posizioni nella frazione a skating.  Sulla stessa falsariga la prova dell’esordiente Lucia Scardoni: 30/a  con 1’17” dopo 7,5 km, ha perso due minuti e mezzo nella seconda parte di gara dove veniva raggiunta e superata da Agreiter e Cavallar.         

                                                                                                          (Foto Newspower Canon)
Le classifiche

Skiathlon femminile (7,5 +7,5 km)

skiathlon 4 Norvegesi1.  Bjoergen Marit 1980 NOR 39.04.4; 2. Johaug Therese 1988 NOR +3.4; 3. Weng Heidi 1991 NOR +14.9; 4. Steira Kristin Stoermer 1981 NOR +16.3; 5. Kowalczyk Justyna 1983 POL +27.1; 6. Kalla Charlotte 1987 SWE +41.2; 7. Tchekaleva Yulia 1984 RUS +46.9; 8. Lahteenmaki Krista 1990 FIN +48.8; 9. Jacobsen Astrid Uhrenholdt  1987 NOR +1.06.5; 10. Ishida Masako 1980 JPN +1.07.5; 11. Ivanova Julia 1985 RUS +1.17.1; 12. Niskanen Kerttu 1988 FIN +1.28.7; 13. Jean Aurore 1985 FRA +1.31.0; 14. Wiken Emma 1989 SWE +1.31.9; 15. Haag Anna 1986 SWE +1.43.1; 16. Roponen Riitta-Liisa 1978 FIN +1.46.9; 17. Kylloenen Anne 1987 FIN +1.48.0; 18- Smutna Katerina 1983 AUT +1.54.5; 19. De Martin Topranin Virginia 1987 ITA +1.56.6; 20. Stephen Elizabeth 1987 USA +2.08.2; 21. Shevchenko Valentina 1975 UKR +2.10.5; 22. Fessel Nicole 1983 GER +2.13.5; 23. Kubinska Korrnelia 1985 POL +2.13.7; 24. Guschina Mariya 1989 RUS +2.13.7; 25. Zeller Katrin 1979 GER +2.33.7; 26. Iksanova Alija 1984 RUS +2.33.8; 27. Szymanczak Agniezka 1984 POL +2.37.3; 28. Maciusek Paulina 1985 POL +2.37.4; 29. Stadlober Teresa 1983 AUT +2.41.0; 30. Antypenko Tatyana 1981 UKR +2.42.1; 31. Agreiter Debora 1991 ITA +2.44.9; 33. Cavallar Veronica 1983 ITA +2.57.1; 42. Scardoni Lucia 1991 ITA +4.02.3. Classificate n. 70

Skiathlon maschile (15+15 km)

1. Cologna Dario 1986 SUI 1h13.09.3; 2. Sundby Martin Johnsrud 1984 NOR +1.8; 3. Roethe Sjur 1988skiathlon Podio Men NOR +2.0; 4. Northug Petter jr  1986 NOR +5.2; 5. Vylegzhanin Maxim 1982 RUS +6.1; 6. Legkov Alexander 1983 RUS +10.1; 7. Halfvarsson Calle 1989 SWE +11.6; 8. Hellner Marcus 1985 SWE +11.0; 9. Angerer Tobias 1977 GER +12.4; 10. Gaillard Jean Marc 1980 FRA +12.7; 11. Belov Evgeniy 1990 RUS +13.0; 12. Gjerdhalen Tord Asle 1983 NOR +13.4; 13. Harvey Alex 1988 CAN +15.7; 14. Perl Curdin 1984 SUI +16.3; 15. Duerr Johannes 1987 AUT +16.7; 16. Di Centa Giorgio 1972 ITA +17.8; 17. Heikkinen Matti 1983 FIN +20.7; 18. Richardsson Daniel 1982 SWE +21.4; 19. Soedergren Anders 1977 SWE +21.2; 20. Clara Roland 1982 ITA +21.9; 21. Manificat  Maurice 1986 FRA +25.9; 22. Yoshida Keishin 1987 JPN +25.8; 23. Bauer Lukas 1977 CZE +17.3; 24. Dotzler Hannes 1990 GER +23.2; 25.Chernousov Ilia 1986 RUS +23.2; 26. Semenov Michail 1986 BLR +24.3; 27. Lehtonen Lari 1987 FIN +25.4; 28. Jaks Martin 1986 CZE +26.3; 29. Noeckler Dietmar 1988 ITA +27.9; Rehemaa Aivar 1982 EST +40.4; 36. Checchi Valerio 1980 ITA +1.48.3. Classificati n. 73

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