A pochi giorni dall’edizione 2013 del Memorial Castelletti, valevole come terza prova della Coppa del Mondo ISMF di scialpinismo, abbiamo incontrato e intervistato la stella dello sci Club Valgandino e azzurro di specialità Pietro Lanfranchi. Classe 1978 e unico “non professionista” della squadra nazionale di specialità, il campione di Casnigo non si è certo sottratto alle domande. Ne è nato un faccia a faccia a 360° che spazia dalla sua condizione atletica ad una panoramica sul movimento orobico e sulla grandissima passione che lega Bergamo e le sua vallate a questo sport sinonimo di neve, montagna e libertà…
Innanzitutto come stai e come sta andando la tua stagione?
«Sto bene!!! Sono solo ancora un poco acciaccato per il bel volo che ho fatto nella gara a coppie dei mondiali, ma poco alla volta collo e schiena migliorano. La stagione sta andando come al solito… Quest’anno faccio solo un poco più fatica nelle vertical, sempre più corte e veloci, ma in compenso nelle prove individuali mi sento sempre più a mio agio…. L’8° posto nell’individuale di Coppa del Mondo in valle Aurina e il 7° posto nell’individuale di Coppa del Mondo in Svizzera mi hanno dato coraggio.
Sono solo un po’ deluso di come sono andati i Mondiali (a parte il 4 posto nella gara team) ci tenevo tanto a fare dei bei risultati visto che era il mio ultimo Mondiale…. Soprattutto nell’individuale. Quel giorno, però, l’indolenzimento e gli antidolorifici mi hanno condizionato nelle prestazioni. Alla fine ho chiuso 15° nell’individuale e 12° nella vertical con tanta fatica. Ho stretto veramente i denti ma di più di questo non sono riuscito a raccogliere».
Tra poco la Coppa del Mondo Skialp farà scalo sulle tue montagne: come stai preparando questo importante appuntamento?
«Come al solito, anche se la cosa mi emoziona parecchio. Lavoro permettendo, vado sul monte Farno a girare nella pista di fondo del mio sci club la sera e, se riesco, settimana prossima mi prenderò un giorno di ferie per fare un giro sul tracciato di gara. Probabilmente questo fine settimana per star tranquillo non farò gare; parteciperò solo alla “Mela Meter in Pè” a Colere sabato sera, così il giorno successivo mi potrò concedere un bel giro lungo in relax… Non lo nego, l’obiettivo è arrivare carico a questo appuntamento».
Da bergamasco cosa ti aspetti da questa tre giorni di Skialp con la “S” maiuscola?
«Da bergamasco Doc mi aspetto una tre giorni di scialpinismo fantastica tra le montagne a noi care. Sono convinto che anche tutto il nostro grande popolo scialpinistico sarà curioso e affascinato di poter essere spettatore di vere e proprie “battaglie per il podio” tra i migliori interpreti al mondo di questa disciplina. Il tutto sulle nevi di casa nostra».
Dietro le quinte Sci Club 13, Cai Clusone e famiglia Castelletti sono sinonimo di qualità e passione…
«Mi emoziona sempre vedere all’opera questa macchina organizzativa perfetta. Ho provato tante volte a mettermi nei loro panni per capire dove trovano tutto l’entusiasmo e la voglia di accollarsi il lavoro che occorre per organizzare un evento simile. Probabilmente la risposta sta tutta nel nostro carattere tipicamente bergamasco che sente la necessità di portare avanti e concludere ciò che gli sta particolarmente a cuore sempre al massimo delle proprie possibilità.
Questa passione l’hanno colta tutti (atleti, allenatori, vertici ISMF) già nel vedere sempre minimo 4-5 componenti del comitato organizzatore durante le tappe di Coppa del Mondo e dei mondiali 2013. Con questo impegno e questa passione sono riusciti a raccogliere informazioni preziose per poter rendere ancora più bello l’appuntamento in Presolana. Personalmente sono stato ben contento di ciò, perché in ogni tappa ho avuto un bel po’ di tifo in più!!».
Coppa del Mondo e non solo, come vedi il movimento in bergamasca?
«La bergamasca è sempre stata una terra di appassionati scialpinisti. Purtroppo ci è sempre mancato quel partire dai giovani che in altre regioni già si fa da anni. Per poter essere uno scialpinista completo al giorno d’oggi bisogna cominciare già dalle categorie giovanili e crescere acquisendo quegli automatismi e quella sicurezza che una volta maturi faranno la differenza. Fortunatamente da 2 anni qualcosa si è mosso: grazie alla passione di un gruppo di persone, con a capo Giannino Trussardi, si è creato un comitato provinciale che funziona come un riferimento per qualsiasi giovane che voglia provare a praticare lo scialpinismo agonistica. Insomma, si è creato un bel gruppetto che poco alla volta raccoglie risultati sempre più entusiasmanti. La fortuna poi di avere un appuntamento di Coppa del Mondo con il top degli atleti mondiali, sarà un bel palcoscenico che affascinerà sicuramente qualche giovane leva in più».
Dovessi fare un nome, chi sarà l’atleta su cui puntare nelle gare di Colere e, già che ci siamo, cosa dobbiamo attenderci dal campione di casa?
«Sicuramente il francese William Bon Mardion!!! E’ lui il più forte (campione europeo e mondiale in carica). Basta vederlo in azione per capirlo. Certo il giovane Mathéo Jacquemoud e lo spagnolo Kilian Jornet sono in gran forma… Tra loro sarà una bella battaglia. A dargli sicuramente fastidio ci saranno gli italiani al gran completo; siamo la squadra complessivamente più forte, ma ci manca quel qualcosa in più per poter insidiare quei 3 che fino ad ora hanno monopolizzato il podio.
Per quanto mi riguarda punto dritto ad un piazzamento nei primi 10… Quello che arriva va tutto bene. Vi sono riuscito nelle altre due tappe di Coppa e spero di riuscirci anche qui; devo lasciarmi alle spalle la delusione dei Mondiali e cercare di trovare gli stimoli giusti. Certo giocare in casa può essere un vantaggio, ma l’emozione può giocare brutti scherzi (come si è visto a Manfred “Manny” Reichegger in Valle Aurina)».
Chi fosse interessato, può trovare ulteriori informazioni sulla gara visitando il sito www.skialp3.it. Da ricordare che sarà possibile iscriversi entro e non oltre le ore 24 di lunedì 25 febbraio 2013… oltre tale termine è prevista la maggiorazione di . 20,00.
Maurizio Torri
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