Il presidente della Federazione Italiana Sport Invernali Flavio Roda, su proposta dei direttori agonistici delle squadre di fondo Silvio Fauner e di salto e combinata nordica Ivo Pertile, comunica i nomi dei componenti della Nazionale Azzurra presente ai Mondiali di sci nordico in Val di Fiemme del 20 febbraio-3 marzo, corrispondenti ai criteri di qualificazione approvati dal Consiglio Federale ad inizio stagione.
SCI DI FONDO MASCHILE
Checchi Valerio – 1980 – CS Forestale
Clara Roland – 1982 – GS Fiamme Gialle
Clementi Fabio – 1990 – CS Carabinieri
Di Centa Giorgio – 1972 – CS Carabinieri
Hofer David – 1983 – CS Carabinieri
Moriggl Thomas – 1981 – GS Forestale – riserva distance
Noeckler Dietmar – 1988 – GS Fiamme Oro
Pasini Fabio – 1980 – CS Esercito
Pellegrin Mattia – 1989 – GS Fiamme Oro
Pellegrino Federico – 1990 – GS Fiamme Oro
Rastelli Maicol – 1991 – CS Esercito – riserva sprint
Scola Fulvio – 1982 – GS Fiamme Gialle
SCI DI FONDO FEMMINILE
Agreiter Debora – 1991 – CS Carabinieri
Baudin Francesca – 1993 – GS Fiamme Gialle
Brocard Elisa – 1984 – CS Esercito
Cavallar Veronica – 1983 – GS Fiamme Gialle
Debertolis Ilaria – 1989 – GS Fiamme Oro
De Martin Topranin Virginia – 1987 – CS Forestale
Laurent Greta – 1992 – GS Fiamme Gialle
Piller Marina – 1984 – CS Forestale
Scardoni Lucia – 1991 – GS Fiamme Gialle
Vuerich Gaia – 1991 – CS Carabinieri
SALTO SPECIALE MASCHILE
Bresadola Davide – 1988 – CS Esercito
Colloredo Sebastian – 1987 – GS Fiamme Gialle
Dellasega Diego – 1990 – GS Fiamme Oro
Dellasega Roberto – 1990 – GS Fiamme Gialle
Morassi Andrea – 1988 – CS Forestale
SALTO FEMMINILE
D’Agostina Roberta – 1991 – SC Monte Lussari
Insam Evelyn – 1994 – GS Fiamme Gialle
Malsiner Manuela – 1997 – SC Gardena AD
Runggaldier Elena – GS Fiamme Gialle
COMBINATA NORDICA
Bauer Armin – 1990 – GS Fiamme Gialle
Costa Samuel – 1992 – GS Fiamme Oro
Michielli Giuseppe – 1985 – GS Fiamme Oro
Pittin Alessandro – 1990 – GS Fiamme Gialle
Runggaldier Lukas – 1987 – GS Fiamme Gialle
Fin qui il comunicato della Fisi. Come si può notare, sono tutti atleti che fanno parte dei gruppi sportivi militari, con un’unica eccezione: nel salto femminile figura infatti Manuela Malsiner, poco più che quindicenne, tesserata per lo sci club Gardena.
Nel fondo, invece, manca il nominativo tanto auspicato dai trentini: quello di Cristian Zorzi, (sopra, foto Giacomello) la cui candidatura per la 50 km mass start a tecnica classica era stata avanzata dal giornalista Diego Decarli come “premio alla carriera”. Un bel modo di congedarsi davanti ai suoi tanti tufosi. Proposta subito sostenuta da altri colleghi trentini, ma respinta da Silvio Fauner , il DT della nazionale di fondo con motivazioni certamente sensate ma discutibili sul piano della sostanza: E cioè “…..atleta a fine carriera ma senza ambizioni, che non ha dimostrato di essere all’altezza di uno dei 4 posti disponibili … partecipazione che sarebbe controproducente , anche per lui che rischierebbe una figuraccia, mentre una maniera più adeguata per premiarlo sarebbe la 50 km di Oslo o lo sprint di Stoccolma”.
Fin qui nulla da obiettare: si potrebbe essere d’accordo se non si andasse a guardare la lista dei convocati che, ad eccezione di Giorgio Di Centa (foto), nella 50 km dei Mondiali ben difficilmente finirebbero fra i piazzati, come potrebbe essere invece nelle possibilità di “Zorro” che non è certo uno specialista del classico ma, a suo dire, “stava preparando questa gara, sapendo di poter puntare in condizioni ottimali ad un piazzamento nei 20”. E che stia bene lo ha dimostrato ieri nella Val Casies andando in fuga con Clara che lo ha staccato solo nel finale, mentre gli azzurri proposti per Fiemme 2013 hanno dimostrato, sempre ieri nella 15 km di Davos, che forse sarebbe stato meglio evitare quella trasferta .
Se doveva essere un test, è fallito clamorosamente, come del resto ha ammesso Di Centa parlandone sul proprio sito: “Giornataccia, ….purtroppo il trend negativo legato a Davos non si smentisce. Prima della gara tutto sembrava andare bene, ogni tassello era a posto e sono partito concentrato e fiducioso. Già dai primi metri però ho avvertito un brusco calo della temperatura ed io che ero caldo e sudato mi sono gelato come un ghiacciolo, persino gli occhi si erano ghiacciati in discesa! Me la sono cavata per il primo giro ma già i secondi volavano, non riuscivo neanche a sciare, persino i tecnici che erano in pista mi hanno detto che ero tutto rigido, come un blocco di cemento. I due giri finali sono stati una tortura! Peccato, vorrà dire che mi riservo di rifarmi al prossimo fine settimana, speriamo”.
A parte la splendida prestazione di Federico Pellegrino, terzo nello sprint a tecnica classica di sabato, a sollevare lo spirito è stato il 7° posto di Marina Piller (foto) nella 10 km vinta dalla Johaug con 8″9 sulla Kowalczyk,. A contare non è tanto il piazzamento in se stesso, che pure è di valore, quanto il modo autoritario con cui è stato conseguito su una pista dove avversarie più quotate si sono invece trovate in grosse difficoltà mentre lei ha corso con scioltezza. Il che riporta in primo piano, proprio in ottica mondiale, un’azzurra che si era persa per strada dopo il bronzo della 10 km dei Mondiali Under del 2007 a Tarvisio, preceduto dalla conquista della Continental Cup. Il fondo femminile si ritrova quindi con un’altra carta da giocare in aggiunta a Debora Agreiter e Virginia De Martin.
Classifica 15 km maschile
1. Olsson Johan 1980 SWE 34.47.5; 2. Cologna Dario 1986 SUI +11.8; 3. Legkov Alexander 1983 RUS +13.9; 4. Teichmann Axel 1979 GER +15.1; 6. Heikkinen Matti 1983 FIN +17.8; 6. Manificat Maurice 1986 FRA +21.1; 7. Roeyhe Sjur 1988 NOR +3.5; 8. Duerr Johannes 1987 AUT +35.2; 9. Krogh Finn Haagen 1990 NOR +36.5; 10. Belov Evgeniy 1990 RUS +39.9; 11. Yoshida Keishin 1987 JPN +44.0; 12. Gaillard Jean Marc 1980 FRA +44.7; 13. Duvillard Robin 1983 FRA +45.0; 14. Northug Petter 1986 NOR +47.9; 15. Bauer Lukas 1977 CZE +50.6; 16. Chernousov Ilia 1986 RUS +51.9; 17. Livers Toni 1983 SUI +56.6; 18. Hellner Marcus 1985 SWE +58.1; 19. Jespersen Chris Andre 1983 NOR +59.2; 20. Poltoranin Alezey 1987 KAZ +1.00.6; 21. Chebotko Nikilay 1982 KAZ +1.03.4; 22. Reichelt Tom 1982 GER +1.08.9; 23. Halfvarsson Calle 1989 SWE +1.09.6; 24. Bing Thomas 1990 GER +1.10.4; 25. Richardsson Daniel 1982 SWE +1.10.6; 26. Jaks Martin 1986 CE +1.11.7; 27. Vylegzhanin Maxim 1982 RUS +1.12.1; 28. Sundby Martin Johnsrud 1984 NOR +1.12.8; 29. Lehtonen Lari 1987 FIN +1.15.2; 30. Ustiugov Sergey 1992 RUS +1.18.2; 43. Clementi Fabio 1990 ITA +1.49.0; 54. Di Centa Giorgio 1972 ITA +2.08.3; 55. Clementi Fabrizio 1988 ITA +2.11.0; 58. Checchi Valerio 1980 ITA +2.22.2
Classifica 10 km femminile
1. Johaug Therese 1988 NOR 26.16.7; 2. Kowalczyk Justyna 1983 POL +8.9; 3. Steira Kristin Stoermer 1991 NOR +13.4 ; 4. Wiken Emma 1989 SWE +17.8: 5. Kalla Charlotte 1987 SWE +19.4; 6. Tchekaleva Yulia 1984 RUS +23.9 ; 7. Piller Marina 1984 ITA +35.1; 8. Sarasoja Liljza-Riikka 1982 FIN +39.3; 9. Weng Heidi 1991 NOR +40.8; 10. Niskanen Kerttu 1988 FIN +42.4; 11. Roponen Riitta-Liisa 1978 FIN+51.8 ; 12. Hugue Caroline 1978 FRA +52.0 ; 13. Zeller Katrin 1979 GER +52.4; 14. Diggins Jessica 1991 USA +54.9; 15. Stephen Elizabeth 1987 USA +59.1; 16. Zhukova Natalia 1992 RUS +1.02.2; 17. Khratmitsova Ekaterina 1991 RUS +1.02.8; 18. Faivre Picon Anouk 1986 FRA +1.03.9; 19. Aymonier Celia 1991 FRA +1.04.0; 20. Brooks Holly 1982 USA +1.10.9 ; 21. Gasparin Selina 1984 SUI e Haga Ragnhild 1991 NOR +1.13.4; 23. Haag Anna 1986 SWE +1.15.5; 24. Ishida Masako 1980 JPN +1.18.7; 25. Shevchenko Valentina 1985 UKR +1.24.4; 26. Cavallar Veronica 1983 ITA +1.25.9; 27. Lahteenmaki Krista 1990 FIN+1.31.3; 28. Saarinen Aino-Kaisa 1979 FIN +1.35.5; 29. Bleckur Sofia 1984 SWE +1.45.2: 30. Brocard Elisa 1984 ITA +1.48.4. Ritirata Ilaria Debertolis ITA.
Zorzi e Polvara protagonisti dei Mondiali Master ad Asiago
Ma torniamo a Zorzi che, subito dopo la Val Casies, è stato fra i protagonisti del terzo giorno di gare dei Mondiali Master in corso ad Asiago. Un giorno di grandi emozioni alla Golf Arena, e non solo per il ricco bottino di medaglie che gli atleti azzurri hanno portato al medagliere italico, ma anche per preziose presenze di atleti che hanno fatto la storia del fondo italiano in quello che è stato definito il Big Monday del Mondiale MWC Asiago 2103. Ai blocchi di partenza infatti, tra mattino e pomeriggio, si sono presentati circa mille atleti, tra iquali si possono annotare alcuni nomi epici, come appunto Cristian Zorzi, ma anche Gianfranco Polvara (oro in M03) che ha partecipato a 5 Olimpiadi, o il beniamino locale Francesco Benetti che è riuscito a conquistare il terzo scalino del podio nella gara M05.
Presenze che hanno portato nel carniere azzurro 7 ori mondiali portati a casa da Luca Bortot, Cristian Zorzi, Gianfranco Polvara, Guido Masiero, Bruno Carrara, Giorgio e Gianpaolo Englaro. Nove argenti guadagnati da Daniele Vuerich, Carolina Tiraboschi, Mara Zamboni, Moreno Giacomelli, Morris Galli, Marialuisa Mauri, Domenico Invernizzi, Eugenia Bichugova e da Giuliano Secco. Quattro bronzi che sono stati vinti da Francesco Rossi, Francesco Benetti, Gianni Rupil, Lorella Baron e Roberto Martini. Grandiosa la prestazione dell’asiaghese Attilio Baù, primo degli “umani” nella gara M03 finito quinto dietro a Zorzi, i russi Pushkarev, Glushkov e a Sopplesa. Ad oggi il medagliere fa segnare 25 ori per la Russia, segue la Finlandia con 18, la Norvegia balza in avanti con 12; a un passo dal podio l’Italia con 11 ori.