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Sci di fondo

Marcialonga Story con sci e tenuta sportiva rigorosamente d’epoca (prima del 1976)

Marcialonga Story: la curiosità è tanta, bisogna dirlo. Perché immaginare oggi, nell’epoca di social network e tecnologie avanzate, oltre 200 persone con sci e abiti sportivi d’epoca (rigorosamente antecedenti il 1976) pronti al via per una gara di sci di fondo non è così “normale”.
E anche se ormai si dovrebbe essere abituati alle novità che la Marcialonga di Fiemme e Fassa propone, il comitato organizzatore è riuscito ancora una volta a stupire: Marcialonga Story è il regalo della Marcialonga di Fiemme e Fassa in occasione dei suoi primi 40 anni. Un viaggio nella macchina del tempo e un ritorno agli albori della manifestazione che ha cambiato la vita di due Valli diventandone tradizione radicata trentina. Trattasi di una gara su percorso di 11 km in tecnica classica che da Lago di Tesero (start sabato 26 gennaio alle 9.30) arriverà in centro a Predazzo.
Nulla di particolare quindi, se non per un piccolo dettaglio: i concorrenti dovranno essere ligi al regolamento e dovranno utilizzare scarpe, attacchi, sci, bastoncini e tenuta di gara d’epoca. Ma non solo: i pettorali saranno vintage, i ristori saranno a base di tè il primo e di pollo quello finale, non ci saranno bicchieri di plastica, insomma tutto come una volta, dove la modernità, le bevande isotoniche e i materiali tecnici saranno lasciati negli spogliatoi. Nel pacco gara (una sacca in cotone) sarà incluso un cartellino da indossare durante la competizione sul quale verranno apposti i timbri di controllo alla partenza, nel passaggio “intertempo” a Ziano e all’arrivo una volta tagliato il traguardo, dove i concorrenti saranno accolti da musica rigorosamente anni ’70.
L’idea della “Story” nasce due anni or sono sull’esempio de “L’Eroica”, la gara sulle biciclette d’epoca che si svolge in Toscana sulle strade bianche del Chianti, e con cui la “Story” è gemellata. “Abbiamo preso lo spunto da loro – spiega Gloria Trettel, direttore generale di Marcialonga – in primis quando abbiamo pensato di creare un archivio delle attrezzature d’epoca (loro ce l’hanno per le biciclette) e già due anni fa abbiamo cominciato a raccogliere dati, fotografie di attrezzature e di sci di una volta”. E sempre allora è stata poi lanciata l’idea di celebrare il 40° anno con una Marcialonga “vissuta” con le attrezzature del tempo. “Sono stati due anni di grande ricerca – continua la Trettel – tanto che io ho trovato le scarpe solo qualche giorno fa. C’è stata una corsa alla ricerca incredibile e fantastica, chi deve rinunciare ad iscriversi è perché non riesce a trovare l’attrezzatura”. Ma la risposta c’è stata e la competizione sarà straordinaria, non ci sarà agonismo ma la voglia di provare come si sciava una volta e rivivere quelle emozioni.
Grande protagonista sarà indubbiamente lui, Franco Nones, che si presenterà alla partenza con un’attrezzatura che ha segnato un’epoca per il fondo e lo sport italiano: utilizzerà gli sci con cui vinse la medaglia d’oro a Grenoble 1968. Inoltre, non avendo più a disposizione i pantaloni originali, se li è fatti confezionare sullo stesso modello indossato alle Olimpiadi. Sarà un vero e proprio tuffo nel passato… ma sarà davvero senza agonismo per lui?
La premiazione è poi prevista per le ore 12.00 davanti al Municipio di Predazzo, dove verranno premiati gli sci più vecchi, la sciatrice e lo sciatore con abbigliamento ed attrezzatura più adeguati e coordinati. Altro dettaglio curioso: si dovranno battere binari più larghi (ma si può contare sulle migliaia di volontari che accompagneranno la vigilia della Marcialonga di Fiemme e Fassa) perché le staffe una volta erano più grandi… Ma niente paura: Nones avrà il pettorale n. 1, la pista la faremo battere a lui.
Lago di Tesero, sabato ore 9.30: la 1° Marcialonga Story sta per prendere il via.
Info: www.marcialonga.it                                           (Testo e foto Newspower Canon)

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