MILANO – Nel salone al piano terra del Palazzo Coni in via Piranesi è stato presentato il nuovo sponsor del settore sci nordico per le discipline combinata nordica, salto, sci di fondo e biathlon: è GDF SUEZ Energie, filiale di vendita del Gruppo GDF SUEZ e principale operatore del mercato energetico italiano, che affiancherà la Fisi per la stagione sportiva 2012 – 2013. Le squadre erano rappresentate per l’occasione dai rispettivi direttori tecnici: Ivo Pertile, Silvio Fauner e Fabrizio Curtaz; con loro c’erano i fondisti Fabio Pasini ed Elisa Brocard e la biathleta Nicole Gontier.
Il marchio GDF SUEZ apparirà sulle maniche delle tute da gara degli atleti e sull’abbigliamento termico utilizzato da atleti e staff, a testimonianza del sostegno del Gruppo verso uno sport che incarna valori quali il rispetto per l’ambiente, l’etica e l’impegno. Che non sono termini buttati lì a caso, ma costituiscono la filosofia di vita di chi pratica queste discipline e l’effettiva sostanza delle stesse. Tanto è vero che ci ha tenuto a precisarlo l’amministratore delegato Valerio Camorano, romano trapiantato a Milano, che allo sci di fondo ci era arrivato per caso a seguito di un incidente con il motorino che aveva comportato una rieducazione effettuata appunto con gli sci stretti ai quali ora si riavvicina sotto una nuova veste.
“Il continuo impegno, l’energia e la tenacia degli atleti nell’affrontare le sfide che lo sport riserva loro sono gli stessi su cui GDF SUEZ – ha spiegato Camerano – basa la propria strategia di crescita nel mercato finale, caratterizzata dalla capacità di saper anticipare costantemente le esigenze di un mercato in continua evoluzione, attraverso prodotti e servizi innovativi e da un’attenzione costante ai propri clienti”.
I risultati ottenuti danno ragione al gruppo industriale che è diventato il primo produttore indipendente di Energia al mondo, il primo per importazione di gas naturale e GNL in Europa, e per rete di trasmissione e distribuzione in Europa con 115 miliardi di metri cubi di porfolio gas e 18 navi per gas naturale liquido. Per quanto riguarda invece i servizi ambientali ed energetici è ancora il primo per fornitura di servizi per l’efficienza energetica e ambientale in Europa e secondo al mondo per i servizi all’ambiente. Dispone inoltre di 180 reti locali di riscaldamento e raffreddamento gestite in tutto il mondo.
In sintesi GDF SUEZ Energia Italia significa 5,5 GW di capacità elettrica installata, 8 centrali termoelettriche, 1 gruppo idroelettrico e 43 parchi eolici. Quanto a presenza sul territorio italiano annovera 1.4 milioni di clienti: 564.000 al Nord, 349.000 al Centro e 487.000 al Sud.
Questo accordo, ha spiegato il presidente Fisi, Flavio Roda, è nato a fine dicembre. Una “partnership” volutamente mirata per il semplice fatto che è proprio l’energia la massima espressione dello sci nordico, che si realizza in un momento difficile per quel cambio generazionale che proprio in questa stessa giornata si è messo in evidenza con il titolo mondiale dello sprint vinto da Federico Pellegrino: il primo successo abbinato a GDF SUEZ.
“Siamo particolarmente orgogliosi – ha detto ancora Roda – che un gruppo leader come GDF SUEZ abbia scelto la Federazione Italiana Sport Invernali per i propri investimenti di marketing sportivo. La tradizione delle squadre azzurre del settore nordico e gli importanti appuntamenti che attendono i nostri atleti rappresentano un grande palcoscenico per il nuovo sponsor che campeggerà sulle tute da gara e sull’abbigliamento termico. Desidero ringraziare GDF SUEZ per la fiducia che ci ha accordato con la promessa che faremo del nostro meglio per valorizzare l’investimento”.
Dalle parole, dunque, si passa ai fatti, che consistono in un’ulteriore boccata di ossigeno al rilancio dello sci nordico già avviato con il progetto FuturFisi, che riguarda i ragazzi da 15 a 18 anni, ma da estendere in età minore, dai 10 anni in avanti, perché è quella l’età in cui bisogna formare la mentalità sportivo. Che non deve partire con l’idea di diventare un campione, ma semplicemente di “fare lo sci” creandosi la mentalità adeguata per uno sport che, con la passione, implica fatica e spirito di sofferenza.
Senza però dimenticarci, come diceva l’amico Pippo Gazzotti, un allenatore che la Fisi ha criminalmente accantonato, “che già da juniores vincere un mondiale è obiettivo educativo, culturale e di crescita così come lo è per un senior vincere l’Olimpiade. Ma tutto questo deve transitare attraverso il processo formativo che caratterizza la vita di ognuno di noi, con semplicità e conoscenze approfondite sulla crescita, e che è legato alla auxologia, alle fasi critiche e sensibili, a tutto il bagaglio fiso.bio.psicologico, allo sviluppo della tecnica affinché diventi “gestualità” fine, semplice, precisa, incisiva e potente.
In questo contesto servirebbe davvero ,come da anni auspicato, un Dipartimento tecnico che si occupi di “Programmazione allenante”,così come avviene in tutti gli altri sport, dove si raccolgono dati e informazioni, si elaborano e si pianificano strategie allenanti comuni nel rispetto di tutte le idee”.
E’ su questo che si dovrebbe tornare a meditare: magari estendendo anche verso il basso l’accordo con GDF SUEZ attualmente mirato ai vertici dello sci nordico. Un futuro da costruire guardando al passato. E, possibilmente, con gli uomini giusti come si è fatto con FuturFisi.