LILLEHAMMER (NOR) – Comincia col botto la stagione del salto speciale di Coppa del Mondo. L’Italia conquista uno storico podio nell’inedita gara mista a squadre introdotta dalla Federazione Internazionale grazie all’eccezionale prestazione fornita dal quartetto composto da Elena Runggaldier, Andrea Morassi, Evelyn Insam e Sebastian Colloredo, capaci di conquistare un fantastico terzo posto alle spalle di Norvegia e Giappone. Nonostante le mutevoli condizioni del vento, è stata una prestazione solida e altamente di livello che ha permesso alla nostra squadra di rimanere sempre nelle zone alte della classifica ed approfittare degli alti e bassi delle nazioni avversarie.
E il podio è arrivato col brivido quando Colloredo (foto in alto), chiamato a saltare nell’ultimo giro, si è reso autore di un salto lunghissimo e, poco dopo avere toccato il terreno, ha perduto il controllo di uno sci, finendo per terra. Fortunatamente la giuria non ha penalizzato eccessivamente la sua prestazione, consentendo al nostro team di mantenere con largo margine il posto sul podio. Ricordiamo che questo format di gara verrà introdotto anche nella rassegna iridata che si disputerà fra meno di cento giorni in Val di Fiemme.
Julien Eybert-Guillon,l’allenatore che dallo scorso anno guida la squadra azzurra, si è sempre mostrato fiducioso sulla prova delle sue ragazze dopo che nei mesi scorsi si lavorato è molto sia sulla forma psichica ed atletica che sulla condizione. A Ramsau, dice, anche se le condizioni climatiche non erano certamente ottimali, le ragazze hanno lavorato molto bene, cosa che ha permesso loro di presentarsi qui in ottima condizione”. Hanno infatti avuto la possibilità di effettuare una quarantina di salti ciascuna e questo è, oggettivamente, un ottimo punto di partenza .
Da martedì allenamenti a Lillehammer dove, benchè le temperature siano alte e la pioggia abbia più volte fatto capolino, le ragazze hanno potuto prendere confidenza con il trampolino norvegese. Purtroppo in occasione di uno dei salti di prova, Lisa Demetz è malamente caduta, accusando forti contusioni al ginocchio che le hanno impedito di prendere parte alla prima gara di Coppa. Non vogliamo rischiare nulla, soprattutto in vista delle prossime competizioni – dice Guillon – e sarà quindi difficile che Lisa sia regolarmente al via”. E così è stato. Malgrado questo, Evelyn Insam e Elena Runggaldier, unitamente ad Andrea Morassi e Sebastian Colloredo, hanno portato il team italiano al terzo posto dietro Norvegia e Giappone.
L’Italia torna sul podio a distanza di cinque anni, quando Morassi fu terzo nel 2007 sul trampolino grande di Oberstdorf. a livello maschile e Lisa Demetz terza a Hinterzarten l’anno passato fra le donne.
C’è una dedica particolare che i quattro ragazzi capaci di salire sul podio nell’esordio di Coppa del mondo di salto a Lillehammer riservano, ed è per il direttore tecnico Ivo Pertile, il cui padre versa in gravi condizioni di salute a Predazzo. Tutti uniti, come una vera squadra, si stringono intorno al loro responsabile.
Sebastian Colloredo (qualificato per la gara individuale dal trampolino HS100): “Abbiamo vissuto una bellissima sensazione, abbiamo dimostrato in gara di essere una squadra vera, sia in gara che fuori dai trampolini. Questo risultato ci regala una grande carica. Il mio primo salto è stato standard, abbastanza fluido. Nel secondo francamente non capisco perché, ma ho sparato dentro tutto, ho guadagnato altezza e sono arrivato lunghissimo. La caduta? Devo rivedere al video il mio telemark, mi sono ritrovato per terra di colpo senza capirne il motivo. Ho sudato veramente freddo, per fortuna si è risolto tutto per il meglio. Adesso che ho rotto il ghiaccio, voglio ripartire da questa giornata e confermarmi ad alto livello”.
Andrea Morassi (eliminato nelle qualificazioni dal trampolino HS100):”: “Sono stato un po’ sfortunato per il vento ma fa parte del gioco. Ho sbagliato nel primo salto perché, anzichè stare tranquillo sugli sci, ho voluto essere aggressivo pagando in termini di lunghezza, forse poiché volevo rifarmi per l’eliminazione nelle qualificazioni della gara individuale. Per me saltare su questo trampolino è come affrontare Roger Federer in una partita a tennis, ma l’importante è dare sempre il massimo e saltare per la squadra”.
Elena Runggaldier: “Prima della partenza per la Norvegia sono andata a farmi una nuova pettinatura a Bolzano e mi ha portato fortuna. Sono al settimo cielo, finalmente sono andata bene e spero di continuare in questo modo. Abbiamo una grande carica sia noi atleti che gli allenatori, abbiamo dimostrato che stiamo lavorando nella giusta direzione”.
Evelyn Insam: “E’ incredibile, sono contentissima , mi mancano le parole. Ho fatto due salti ottimi, ci siamo allenati tanto durante l’estate, da un certo punto di vista mi aspettavo di fare bene, anche se così tanto sinceramente non mi aspettavo. Sabato l’obiettivo è tirare fuori altri due salti così belli anche nella gara individuale!”.
La classifica
1. Norvegia 983 punti (Lundby/Hilde/Sagen/Bardal)
2. Giappone 966 (Ito/Watabe/Takahashi/Takeuchi)
3. Italia 899 (Runggaldier/Morassi/Insam/Colloredo)
4. Germania 875.7
5. Stati Uniti 869.9
6. Repubblica Ceca 849.1
7. Slovenia 836.9
8. Svizzera 834.3
9. Austria 477.5
10. Francia 417.5
11. Finlandia 393.8
12. Canada 383.6
13. Russia 377.6