PREDAZZO (TN) – Simpatico incrocio fra la nazionale azzurra di combinata nordica e Armin Zoeggeler (foto Federico Modica). Alessandro Pittin e compagni hanno potuto confrontare le proprie esperienze e ascoltare i consigli del più forte slittinista di tutti i tempi, giunto in Trentino per un periodo di allenamento con il resto della squadra diretta da Karl Damian.”Si può sempre fare di meglio e si può sempre migliorare qualcosa – ha raccontato Armin ai giovani uditori -. Ciò significa che bisogna continuare a lavorarci e provarci, anche quando le cose non vanno come si desidera”.
Fra i più interessati all’incontro c’era Alessandro Pittin: “Ascoltare i consigli di un campione della grandezza di Zoeggeler è stato emozionante – ha raccontato il bronzo olimpico di Vancouver . E’ stata una giornata molto utile, siamo un gruppo giovane e i tanti consigli che ci dato Armin saranno validi per il futuro”.
Ha un palmares di tutto rispetto Armin Zoeggeler, l’atleta che a 14 anni vinse la sua prima Coppa del Mondo nella categoria Juniores. A livello olimpico ha portato a casa la medaglia d’oro in due occasioni (Salt Lake City 202 e Torino 2006), l’argento a Nagano nel 1998 e due bronzi, uno a Lillehammer nel 1994 e l’altro a Vancouver nel 2010.
Cosa può però dare uno slittinista ad una squadra di combinasti? Certamente uno degli allenamenti più importanti se affiancato a quello fisico: l’allenamento mentale, psichico. Da atleti di grosso livello è importante avere una testa costantemente allenata, capace di distaccarsi dai problemi quando entra nel pregara, capace di analizzare ogni attimo della prestazione sportiva prima e dopo, e capace nei momenti minori di scaricare stress e tensioni.
Ed è proprio la tensione uno degli argomenti principali della mattinata con Armin: come può un atleta di questo livello, con un palmares immenso, avere sempre ed ogni istante la voglia di continuare, di andare avanti? E soprattutto come può affrontare argomenti delicati come la stampa, che in un modo o nell’altro cerca sempre la domanda piccante? E ancora il pubblico che vorrebbe esserti sempre addosso?
Armin comincia così a parlare della sua esperienza, delle difficoltà più importanti come il non trovare una pista in casa. Spiega poi che lui trova sempre la forza di continuare il suo lavoro dal suo carattere perfezionista:
“Si può sempre fare di meglio, si può sempre migliorare qualcosa e quindi vuol dire che bisogna continuare a lavorarci e riprovarci”. Armin prosegue poi parlando della stampa:”Non è pensabile passare la vita al telefono a parlare con la stampa ed è ancora più impensabile farlo durante le gare, prima e dopo. La cosa migliore è farsi vedere alla stampa una volta e per tutti, prendere lì le interviste principali e successivamente dedicarsi ai giornalisti più importanti cercando così di non finire in un giro stressante.”
La maggior parte del discorso è stata rivolta alle gare che i combinatisti dovranno affrontare proprio in Val di Fiemme nell’inverno 2013. Saranno gare importanti proprio perché in casa, ma questo fattore porterà aspettative, tifosi e stampa che potrebbero aumentare il carico di stress e le pressioni degli atleti. Il consiglio migliore uscito dalla bocca del campione Zöggeler è quello di vivere esattamente come nelle gare all’estero, non cambiare nulla, non cambiare routine.
Tutta la squadra ha partecipato con molto interesse e molte domande durante l’incontro, e ha tratto utili spunti per una crescita mentale sana e ben controllata. Tutti hanno preso coscienza che la mente è una parte fondamentale in qualsiasi sport e va curata bene come il corpo.
Lo slittinista Armin Zoeggeler maestro di psicologia con gli azzurri della combinata
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