PINZOLO TN) – Un campionato italiano di skiroll in salita a tecnica classica organizzato come si dovrebbe sempre fare, per di più accompagnato da due meravigliose giornate di sole. Tutto OK, dunque, per il Monte Giner, il Centro Fondo di Madonna di Campiglio e l’US Carisolo unendo in un abbraccio ideale la Val di Sole e la Val Rendena dove hanno trovato piena collaborazione da parte del Comune di Pinzolo e le Funivie Spa. E questo è avvenuto per la buona volontà dei presidenti delle società direttamente interessate e dell’amministrazione comunale che hanno saputo mettere da parte quei campanilismi che spesso rendono difficile la convivenza, e di effettuare lo sprint di sabato pomeriggio sulla via principale del paese e, ieri, di portare gli spettatori della gara in salita a Prà Rodont direttamente in funivia, che è certamente il modo più comodo e veloce .
Con il risultato pratico di lasciar libera la strada ed evitare l’intasamento della zona arrivo (321 al via, un record) dove hanno così avuto possibilità di posteggio i mezzi direttamente collegati alla gara. Rispetto anche per l’ambiente, dunque, in tempi in cui l’ecologia viene decantata ma poco praticata. “Finalmente una gara all’altezza del titolo tricolore” l’ha definitoa il vincitore Di Gregrio; “Una bella gara su un tracciato favoloso” il commento di Silvio Fauner.
Dopo la bella conferma di Alessio Berlanda nello sprint di Coppa Italia (foto), ci mancava solo il botto del vincitore di spessore nella gara in salita nella quale si puntava sui fondisti per il semplice fatto che avrebbero trovato il terreno ideale per il loro “motore”, mentre a sorpresa, manco fosse il classico coniglio che si estrae dal cilindro, è venuto fuori Alfio Di Gregorio.
L’ennesima impresa di un atleta di 42 anni che si allena nel poco tempo libero che gli resta fra il lavoro presso la Forestale di Varese e la vita in famiglia. L’unico che è stato capace di andare in fuga solitaria e reggere all’inseguimento del gruppo coalizzato che lo ha ripreso quando il terreno è spianato, per poi involarsi definitivamente nello strappo successivo, quello che attraversa la pista di sci “Dolomitica”.
Come campione italiano, e non solo in quanto vincitore della prima edizione, gli spetterebbe di diritto il pettorale n. 1 della gara del 29 settembre a Sovere dove, alla presenza dello svizzero Dario Cologna si affianca anche una “passerella dei politici” dello sci regionale che di per sé non ha senso in quanto poco amanti dello skiroll. Vengono per farsi notare, mentre lui aggiungerebbe un certo fascino allo spettacolo e sicurezza di combattività fino all’ultimo metro. Come è avvenuto l’altro scorso.
Per chi non lo sapesse o non lo ricordasse, Alfio è l’atleta che, per tecnica e risultati, impersona non solo idealmente questa specialità certamente minore ma di primaria utilità per la preparazione a secco dei fondisti. Ma lo skiroll, concepito limitatamente a se stesso e sul piano tecnico, quanto ad immagine è stato e anche in futuro sarà sempre lui, anche se altri, Paredi per primo, hanno vinto Mondiali e Coppe del Mondo.
Messo in relazione con il fondo, lo skiroll da Chenetti in poi viene praticato in modo massivo anche dalle squadre nazionali, tanto è vero che qui erano rappresentate, oltre che dal direttore agonistico Silvio Fauner, dai tecnici delle squadre B/Under 23 (Rigoni e Cioffi) e Juniores (Selle). Con i rispettivi atleti, per i quali la corsa era stata programmata come test, a differenza di quei Comitati che l’hanno snobbata preferendo effettuare i test in proprio, lontani da occhi indiscreti, sottraendosi così ad un confronto che più probante non sarebbe potuto essere per dei giovani messi alla prova in un consesso del genere. Che per loro sarebbe stato uno stimolo prezioso.
Miopia l’avevamo definita in sede di presentazione; imbecillità aggiungiamo adesso. Termine, quest’ultimo, che certamente non coinvolge quei presidenti di società i quali, certamente più “illuminati” dei politici e dei tecnici dei rispettivi Comitati, si sono presentati a Pinzolo con i propri atleti, rifiutando a priori farlocche convocazioni per raduni che puzzano di provocazione e arbitrio mirati contro quella che è invece la linea tecnica della federazione. Quando l’autonomia si trasforma in conflittualità, a rimetterci è solo il futuro dello sport che è già mal messo di suo (nella foto sopra i campioni italiani di skiroll delle varie categorie).
Fauner ne ha preso atto, sarebbe opportuno che facesse altrettanto il presidente della Fisi, Roda, il quale, per quanto riguarda le Alpi Centrali (dove il presidente della commissione fondo rappresenta solo se stesso e non la maggioranza delle società), già dovrebbe avere in mano una lettera del precedente allenatore Gianluca Raineri che, per la gravità del contenuto, meriterebbe un immediato interessamento. Ne parlereo a parte in un editoriale apposito..
Non c’è stata storia in corsa. Chi ha vinto nelle rispettive categorie lo ha fatto in modo autoritario, con netto divario: dai più piccoli agli over 60 ai quali non pesa certo l’età. La classifica assoluta, maschile e femminile, ne è l’esempio più lampante.
Di Alfio si è detto: una spanna sopra tutti. L’unico a contenere i suoi ripetuti attacchi, almeno finché l’impennata della salita non è aumentata di pendenza, è stato Florian Kostner, il quale però si era già eliminato da solo fin dalla partenza a causa delle dimensioni della “papera” dei bastoncini che non rientrava nelle norme di regolamento. Avvertito, non avendolo cambiati, è stato automaticamente squalificato e tolto dalla classifica: la giudice Vischi non aveva altra scelta.
Staccato di 26 secondi, al secondo posto è così subentrato Maicol Rastelli, classe 1991, recente acquisto del C.S. Esercito e tesserato per lo skiroll con lo sci club Lissone. Un motore eccezionale, come sa bene chi ha effettuato i test al Centro di medicina sportiva di Sondalo, punto di riferimento non solo della provincia di Sondrio, ma per tanti anni anche della Fisi. E’ cresciuto nella Polisportiva Le Prese che, guarda caso, nella preparazione dei suoi atleti non collima certo con le direttive delle Alpi Centrali e, nel fondo, in fatto di vivaio e di possibili talenti, ha assunto la leadership dell’Alta Valtellina.
A 13 secondi da lui un altro Under 23, Stefano Gardener, il quale ha preceduto di 23 secondi Dietmar Noeckler, che si era sua volta liberato della compagnia di un terzetto, giunto a 27 secondi da lui, composto da Luca Orlandi, già vincitore di un’Universiade che non ha poi trovato conferme, Claudio Muller e Francesco De Fabiani, due giovanissimi sui quali vale la pena di investire. Come del resto Giacolo D’Eramo, 11° al traguardo, che riporta l’Abruzzo in primo piano.
Fra le donne Veronica Cavallar, tirata come mai e rientrata in nazionale, ha dato la più bella soddisfazione al “carrarino” che, marcato stretto dai nonni, l’aspettava impaziente al traguardo. Dove è arrivata con mezzo minuto abbondante su Stefania Zanon, che è stata una bella sorpresa, e 46 secondi su Marina Piller, ormai una “veterana” rispetto al terzetto delle inseguitrici (Marianna Rivero, Martina Vignaroli e Francesca Baudin) che, fuori tiro la Cavallar, hanno contenuto il distacco in termini accettabili che possono accreditare speranze per il futuro.
Un discorso a parte merita la categoria juniores. Fra le ragazze ha vinto nettamente Lisa Bolzan, attuale leader della Coppa del Mondo, che da sprinter pura sta evolvendo in atleta completa. Saliva con bella tecnica e l’agilità di un camoscio. Ha lasciato a quasi un minuto la valdostana Flavina Toma, altra novità di questa stagione, che a sua volta ha preceduto di 16 secondi l’altra Bolzan, Anna. Due gemelle che il Comitato Veneto manco prende in considerazione per il fondo pur facendo parte di uno sci club che ha organizzato un campionato giovanile italiano.
Come pure, del resto, il padovano Jacopo Giardina che come cittadino e fondista di pianura ha problemi di distanza sulla neve per potersi allenare con gli sci come invece fanno quei pari categoria che oggi l’hanno battuto . Anche in questo caso limitarsi a dire che si è di fronte a miopia dei tecnici è semplicemente riduttivo. Non vedono al di là del loro naso e, da saccenti, snobbano volutamente lo skiroll che pure è propedeutico per il fondo e, come sta insegnando FuturFisi che li ha invitati a partecipare ai raduni, serve per dare un impostazione tecnica anche per lo sci. Un peccato poiché si rischia di vanificare gli sforzi economici profusi dalla Fisi e il grosso lavoro dei tecnici che hanno coordinato il programma.
Spettacolare, considerando la localizzazione, lo sprint di sabato che, in pieno paese, ha richiamato tanta gente come del resto la premiazione in serata. Le classifiche non si prestano a discussioni: hanno vinto i più forti: Sara Tenze (Giovani F), Masiero Riccardo Lorenzo (Giovani M), Alessia Valle (Allievi F), Francesco Becchis (Allievi M), Anna Bolzan (Seniores F), Alessio Berlanda (Seniores M). Sono poi quelli che alla velocità di punta abbinano anche tenuta di fronte alla ripetizione delle prove. Che, con un percorso di 150 metri in salita, provocano cedimenti imprevisti alla distanza.
Due annotazioni per i seniores. La finale fra le gemelle Bolzan (foto) ha subito un duplice condizionamento: quello del punteggio che prevede degli scarti per la classifica di Coppa Italia che avrebbe penalizzato Lisa in caso di vittoria avendo già “fatto il pieno”, e la possibilità di evitare uno sforzo supplementare che avrebbe reso più ardua la gara in salita del giorno dopo. Così, con questa vittoria risultata meno impegnativa del previsto, Anna si è garantita il secondo posto finale e minor stress, e Lisa si è ugualmente assicurata la Coppa e ha tenuto riserve di energia per puntare al titolo tricolore della salita. Calcolato e giustificabile, quindi, il tacito “sister’s agreement” che si è verificato.
In campo maschile Berlanda solo in finale ha trovato chi lo minacciasse fino all’ultimo metro. Miglior tempo in qualificazione e vittorie stroncanti nei quarti e nella semifinale. Nella finale avrebbe sicuramente avuto vita più dura con Emanuele Becchis se quest’ultimo fosse stato in condizioni fisiche migliori. Si è trovato purtroppo in situazione di emergenza che l’ha mezzo debilitato e gli ha fatto dedicare più tempo ai servizi che non al riscaldamento pre-gara. In aggiunta, considerando la durezza del percorso, ha preferito rinunciare alla gara in salita il giorno successivo. Una decisione meditata: in fin dei corsi alla natura bisogna sempre lasciar fare il suo corso (nella foto il podio femminile).
Due belle giornate di gare, dunque,purtroppo guastate nel finale da una cantonata dei cronometristi che pure si erano disimpegnati bene nello sprint. In 5 non sono riusciti a mettere insieme la classifica della gara in salita, che ha dovuto essere “ricostruita” sulla base delle sequenze fotografiche della macchina di Flavio Becchis perché si potesse stabilire l’esatta sequenza degli arrivi. Alla fine ne è uscita una con i tempi ma senza i distacchi, che costringe il lettore a farsi i conti, della quale riportiamo solo l’assoluta. E non è la prima volta che capita a Pinzolo: la prossima sarebbe meglio li cercassero da qualche altra parte.
( Foto di Matteo Ciaghi)
CLASSIFICA COPPA ITALIA K0 SPRINT
Seniores femminile
1. Bolzan Anna; 2. Bolzan Lisa; 3. Bettineschi Erika; 4. Toma Flavina; 5. Roveredo Valentina; 6. Bertocco Annalisa; 7. Turchet Patrizia; 8. Roata Claudia
Seniores maschile
1. Berlanda Alessio; 2. Becchis Emanuele; 3. Pizzutto Glauco; 4. Bianchi Eugeniio; 5. Longon marco; 6. Hrovatin Niki; 7. Lorenzini Gianluca; 8. Corradin Marco; 9. Mortagna Edi; 10. Giardina Jacopo; 11. Rupil Gianni; 12. Munari Paolo; 13.Lorenzini Roberto; 14. Villa Damiano; 15. Bertarelli Giacomo; 16. De Zen daniele; 17. Corradin Stefano; 18. De Zaiacomo Lorenzo; 19. Giardina Corrado; 20. Roveredo Massimo; 21. Grivon Orlando; 22. Simonato Valter; 23. Cadamuro Bonifacio; 24. Griso Gianfranco; 25. Borettaz Guido
Giovani
1. Masiero Riccardo Lorenzo, 2. Kosuta Nik; 3. Flessati Guido; 4. Nelson Tarek; 5. Munari Leonardo, 6. Munari Riccardo; 7. Valle Francesco; 8. Sedmak Luka
Allievi femminile
1. Valle Alessia; 2. Salvagno Michela; 3. Rossato Elisa; 4. Tenze Diana; 5. Vitez Jasna; 6. Gelmi Chiara; 7. Becchis Chiara; 8. Arlian Elisa; 9.Gheno Marianna; 10. Chenda Maja; 11. Mortagna Alba; 12. Mortara Denise; 13. Pedretti Silvia; 14. Pedretti Giulia
Allievi maschile
1. Becchis Francesco; 2. Gheno Tobia; 3. Bezzi Giulio;4. Comin Victor; 5. Andriotto Simone; 6. Liberati Andrea; 7. Buttironi Angelo; 8. Vecchia Daniele; 9. Caola Giovanni; 10. Ferluga Federico; 11. Flessati Luigi; 12. Polli Eric; 13. Dallagiovanna Nicola; 14. Sedmak Jan; 15. Crippa Michelangelo; 16. Sorteni valerio; 17. Zerboni Yuri
Classifica società
1. Montebelluna p. 2186; 2. Monte Giner 2166; 3. Mladina 1954; 4. Brianza Skiroll 1662; 7. Monte Cervino 1640; 6. Pattinatori Città di Cuneo 1100; 7. Orsago 995; 8. Bassano 745; 9. Valsassina Ski Team 299; 10. Bobbio 269; 11. GSA Vicenza 234
CAMPIONATO ITALIANO SALITA TC
Classifica assoluta Seniores femminile
1. Cavallar Veronica (Monte Giner) 38.41.2; 2. Zanon Stefania (Monte Giner) 41.16.8; 3. Piller Marina (Montebelluna) 41.97.2; 4. Rivero Marianna (Patt. Città di Cuneo) 43.28.7; 5. Vignaroli Martina (Bobbio) 43.28.9; 6. Baudin Francesca (Monte Cervino); 7. Di Sopra Francesca (Montebelluna) 44.19.3; 8. Piasco Emanuela (Patt. Città di Cuneo) 45.42.5; 9. Kasslatter Elisa (Skiroll Appiano) 47.25.4; 10. Bitchougova Eugenia (Team Hartmann White Fox) 47.59.5; 11. Piller Hofer Lucia (Bassano) 48.16.68; 12. Zamboni Mara (Valsassina Ski Team) 48.23.6; 13. Pasquali Chiara (Bobbio) 48.40.2; 14. Sturz Giulia Monte Giner) 48.46.0; 15. Costa Rosanna (Montebelluna) 48.53.2; 16. Calissoni Laura (Brianza Skiroll) 49.00.5; 76. Di Gallo Martina (Bassano) 49.14.1; 18. Bugatti Elena Agnese (Brianza Skiroll) 5′.11.4; 19. Sartor Barbara (Bassano) 50.39.5; 20. Bertocco Annalisa (Monte Giner) 57.40.2; 21. Roata Claudia (Montebelluna) 59.34.28; 22. Turchet Patrizia (Mladina) 1h.00.10.2; 23. Bordin Silvia (Montebelluna) 1h01.52.0; 24. Faldrini Mariella SAV Vicenza) 1h.03.21.9; 25. Urgesi Loretta (Brianza Skiroll) 1h.06.45.6; 26. Zolla Marisa (Montebelluna) 1h07.42.5; 27. Biasini Giuseppina) 1h10.19.2; 28. Mauro Angioletta (Patt. Città di Cuneo) 1h12.45.4
Classifica assoluta seniores maschile
1. Di Gregorio Alfio (SAV Vicenza) 36,52.4; 2. Rastelli Maicol (Lissone) 37.10.0; 3. Gardener Stefano (Monte Giner) 37.31.1; 4. Noeckler Dietmar (Montebelluna) 37,54.6; 5. Orlandi Luca (38.21.2); 6. Muller Claudio (Mladina) 38.21.8; 7. De Fabiani Francesco (Monte Cervino) 38.22.5; 8. Salvadori Giandomenico (Monte Giner) 38.29.6; 9. Carrara Bruno (Brianza Skiroll) 38.46.5; 10. Tiraboschhi Richard (Brianza Skiroll) 39.26.6; 11. D’Eramo Giacomo (Torollski Center) 39.33.4; 12. Gola Andrea (Patt. Città di Cuneo) 39.43.2; 13. Caretta Gabriele (Montebelluna) 40.00.5; 14. Taneo Matteo (Skiroll Appiano) 40.31,0; 15. Milesi Davide (Skiroll Brianza) 40.46.4; 16. Cappelletti Marco (Lissone) 41.42.0; 17. Masiero Guido (Montebelluna) 41.47.2; 18. Lorenzi Christian (Patt. Città di Cuneo) 41.50.1; 19. Rainer Michele (Monte Giner) 41.57.3; 20. Pellegrin Sebastiano (Monte Giner) 42.00.1; 21. Ruggeri Luca Giuseppe (Brianza Skiroll) 42.09.0; 22.Tanara Francesco (Bassano) 42.13.7; 23. Ruggiero Antonio Giulio ( Torollski Center) 42.309; 24. 24. Franchini Massimo (Team Hartmann White Fox) 42.41.0; 25. Crestani Marco (Alpini Asiago) 42.56.2; 26. Riccardi Alessandro (Brianza Skiroll) 43.172; 27. Vanini Corrado (Brianza Skiroll) 43.18.1; 28. Rainieri Armando (Brianza Skiroll) 43.36.6; 29. Rossi Battista (Pol. Valmalenco) 43.55.8; 30. Valerio Massimo (Team Hartmann White Fox) 43.58.3