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Roda paga il debito del portale, ma farebbe bene a prendere le distanze dal Coni

Definizione Stragiudiziale Informatica System
Giovedì 28/06/2012 e lunedì 2/07/2012

La presente comunicazione per informarvi che  in data 23 giugno 2012, durante  i lavori della  seduta del Consiglio Federale tenutosi a Sestriere, lo stesso Consiglio ha ratificato la delibera d’urgenza n.9 del Presidente relativa alla definizione stragiudiziale con Informatica System, autorizzando il pagamento di 400.000 euro a fronte del credito totale vantato dall’azienda in oggetto di 467.000.
“Si chiude così una controversia iniziata nel lontano 1998, originata dal mancato pagamento di servizi commissionati dal Comitato AOC per la progettazione e la realizzazione di un portale on-line.
Nel corso degli anni e delle relative gestioni della Federazione, probabilmente a causa di una sottostimata percezione degli impatti generati da questa controversia e delle scelte compiute in ordine allo sviluppo del procedimento giudiziale instaurato, non si  e’dato seguito in maniera risolutiva alla questione, lasciando così che, con il passare del tempo, l’importo del debito continuasse ad aumentare in misura rilevantissima a causa della maturazione di interessi, di spese legali e degli oneri conseguenti.  
Tale situazione si procrastinava al punto tale che il procedimento giudiziale finiva con l’approdare ad una fase nella quale nessuna residua attività di difesa potesse esser svolta ed il creditore fosse in condizione, come poi effettivamente avvenuto, di avviare azioni esecutive verso il patrimonio della Federazione, nella certezza ormai acquisita dell’intangibilità del proprio credito. Ciò è quanto accaduto fino all’inizio del mio mandato, allorché non potevo che constatare, con enorme amarezza, come l’unica cosa rimasta da fare fosse, purtroppo, procedere al pagamento onde evitare la maturazione di ulteriori interessi, spese ed ulteriori danni per la Federazione.
A tal riguardo, sottolineo che l’importo alla fine dovuto, pari ad oltre 460.000 Euro, originava da un credito iniziale di circa 260.000 Euro, aumentato fino alla predetta cifra per effetto appunto di interessi, spese legali e di giudizio. La definizione della controversia con il pagamento a saldo e stralcio di 400.000 Euro ha consentito, se non altro, il “risparmio” di almeno 67.000 Euro, nelle assoluta certezza che se così non si fosse ora operato il debito sarebbe ulteriormente aumentato fino al completamento delle azioni esecutive già in corso sui beni della Federazione (con ulteriori, gravi danni, anche d’immagine).”
Come si può notare dalle date, questa notizia è stata pubblicata sul sito della Fisi giovedì 28 giugno e rilanciata oggi, giusto per tenerla d’attualità. E’, in pratica, una precisazione che il presidente Flavio Roda ha inteso fare riguardo a quanto scritto su fondoitalianews poco  prima della mezzanotte del 25 giugno. Articolo che ha superato i mille accessi e che si ritrova nella sezione editoriali. Non c’è alcuna smentita sul contenuto, il che significa che corrisponde ai fatti.
E’ un conto, quello da pagare, che Roda si è trovato sulla spalle, ereditato dalla gestione commissariale che avrebbe potuto sanare la situazione e non l’ha fatto pur disponendo di un fondo cassa più che sufficiente: 350 mila euro di utile dell’ultimo bilancio del precedente presidente Morzenti. Il quale avrebbe onorato anche questo impegno come ha fatto con altri che val la pena di ricordare: non solo i tanti (da 8 a 9 milioni, non si è mai saputo esattamente ….) milioni di debiti accumulati dai suoi predecessori Valentino e Coppi risanando il “rosso” ormai cronico della Fisi, ma anche il prestito di 3 milioni concesso dal Coni per l’attività agonistica. Rimborsato a rate mensili di oltre 80 mila euro. Aveva 3 anni di tempo, lo ha fatto in anticipo, senza che atleti e tecnici ne risentissero. Per la prima volta, dopo tempo immemorabile, stipendi e rimborsi spese regolarmente pagati, e contributi ai comitati regionali e alle società che non li vedevano da lustri. Da manager qual è aveva affrontato anche quest’altra questione, trovando una via d’intesa, ma la sua defenestrazione ha impedito che si concretizzasse e che Informatica System riuscisse ad ottenere quanto di propria spettanza senza dover avviare una causa.
E a rimetterci, ovviamente, è stata la credibilità della federazione, tanto più quando è stata chiamata a risponderne in tribunale. E Roda, che non è uno sprovveduto, è intervenuto e giustamente lo rende noto attraverso il sito della Fisi.
 Tuttavia ci sarebbe piaciuto di più se, contemporaneamente, in  questa precisazione avesse assunto una posizione  più decisa anche nei confronti dell’Ente del quale si dimostra invece troppo suddito. E cioè il Coni, le cui funzioni nei confronti delle federazioni dovrebbero essere di appoggio e di controllo, non meramente dittatoriali. E’ il Coni di Petrucci  e Pagnozzi che ha imposto la triade Carraro, Rossello e Parrinello, risultata inefficiente, senza curarsi di un precedente altrettanto negativo per la Fisi  E cioè di come era andata a finire l’analoga decisione che, nel 2007,  ponendo fine alla gestione Coppi, aveva portato a Milano tutti elementi del suo carrozzone: in veste di commissario straordinario il suo vice presidente prof. Riccardo Agabio,  presidente della federazione della ginnastica, che come vice commissari aveva nominato per l’attività amministrativa, normativa e giuridica, il dott. Piero Quargnali, segretario della stessa federazione fino al 2004, e il prof. Tullio Paratore per l’attività agonistica e sportiva. Quest’ultimo, nella sua qualità di responsabile della preparazione delle squadre olimpiche, l’ultima sua apparizione l’aveva fatta con il Toroc a Torino 2006.
Si era combinato ben poco allora, e Roda lo sa poiché era in direttore agonistico dello sci alpino,  e c’era stato l’aggravio di una spesa esorbitante per le casse della Fisi (spese di trasferta e soggiorno quasi fisso);  si è fatto ancor meno in questa occasione. Fortunatamente con costi minori, visto che in via Piranesi il secondo terzetto si è visto raramente. Federazione comunque umiliata dall’inchiesta che ha preceduto l’esautoramento di Morzenti che non è stata una cosa seria come può testimoniare chi l’ha vissuta, e, peggio ancora, esercitata dietro precise pressioni politiche. Che fortunatamente non hanno avuto peso nella successiva elezione di Roda alla presidenza, ben pilotato dal Comitato Veneto.  Con contemporanea batosta di chi sperava di aggregarsi al suo carro facendosi forte di appoggi “romani”.   
Roda, intanto, ha cominciato a interessarsi anche del fondo.   Come scrive il sito della Fisi, ha soggiornato due giorni a Dobbiaco, dove, assieme al presidente locale Hermann Ambach, ha potuto incontrare il comitato locale organizzatore della Coppa del Mondo di sci di fondo, presieduto da Herbert Santer, e il sindaco del comune dell´Alta Pusteria, Guido Boccher (foto sopra), nonché il comitato di skicross di San Candido, sancendo un accordo di intese sino al 2016.
Nel corso della due giorni altoatesina, il presidente federale ha potuto conoscere più da vicino i luoghi che hanno ospitato le competizioni internazionali delle due discipline nel corso degli anni, e stringere una collaborazione tra la Federazione ed i comitati che durerà sino al 2016.
L´accordo, che verrà presto ratificato dal consiglio federale, garantirà innanzitutto la presenza di Dobbiaco e San Candido nel calendario internazionale per le prossime quattro stagioni sportive, con le organizzazioni locali che, dal canto loro,  metteranno a disposizione della Federazione le strutture presenti per gli allenamenti delle squadre nazionali. Dal punto di vista della spartizione degli introiti dei diritti televisivi, le percentuali che le singole organizzazioni gireranno alla FISI rimarranno, per i prossimi anni, le medesime della scorsa stagione.
“Si tratta di un accordo importante – ha commentato Herbert Santer – che ci consente di programmare un lavoro a lungo termine e confermare in maniera decisa la nostra presenza nel circuito di Coppa del Mondo”.

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