18 APRILE- Una mezz’ora di tranquille pedalate in bicicletta sui rulli, camminate ed elastici che gli permettono di iniziare gradualmente senza forzare sul braccio convalescente, e tanta fisioterapia. Niente corsa, almeno per ora, poiché sarebbe traumatica per l’articolazione.. E’ questo, per il momento, il programma della giornata “lavorativa” di Fulvio Scala, l’azzurro dello sci di fondo alle prese con la fase di recupero dopo l’intervento chirurgico cui è stato sottoposto in febbraio all’istituto ortopedico Galeazzi di Milano dal dott. Pacelli, il chirurgo che gli ha rimesso in sesto la spalla lussata in una banale caduta al termine di un allenamento. Una lesione del cercine che non poteva essere curata diversamente: senza l’intervento, infatti, la lussazione avrebbe potuto verificarsi nuovamente.
La fisioterapia passiva, come ha scritto nel suo sito, lo ha tenuto occupato per tutto il primo mese. “Di certo una fase noiosa,specifica, in quanto il lavoro lo fa solo la fisioterapista, ma molto importante per un corretto recupero…Sono nelle mani (ottime) di Angela e Roberta!!! Il morale è in ogni caso buono, anche grazie a tutte le persone che mi incoraggiano. In particolare voglio ringraziare il mio gruppo sportivo, le Fiamme Gialle, per il supporto non solo morale ma anche pratico che mi stanno dando”.
Un tran tran interrotto solo dal pranzo di fine stagione dello sci club Val Biois nel quale ha militato prima di essere arruolato nelle Fiamme Gialle, una trasferta a Ponte delle Alpi, dove era stato invitato a fare da testimonial per la “Corri papà”, una manifestazione che coniuga insieme sport, volontariato e famiglia, e una scappata a Campiglio dove, a Campo Carlo Magno, era in programma lo sprint in classico e la 50 km dei campionati italiani assoluti che hanno registrato il successo dei compagni di nazionale David Hofer e Roland Clara.
Interpellato da Flavio Becchis per il sito skirollisti.org, spiega in che cosa consista la fisioterapia cui si sottopone: passiva per riprendere la mobilità, attiva con semplici e leggeri esercizi di rinforzo muscolare. “Ci vorrà ancora un po’i tempo prima di forzare e la pazienza dovrà essere la virtù principale in questa fase!! Spero comunque di essere pronto per iniziare la preparazione con il resto della squadra a fine maggio. Lì definiremo anche programmi e obbiettivi con i tecnici e con il mio allenatore, Saracco, che spero verrà riconfermato visto l’ottimo lavoro svolto in questi ultimi due anni”.
Ovvia la domanda se prenderà parte a qualche gara di skiroll, specialità che lo ha già visto vincere anche il campionato italiano in piano a Montebelluna. “Sicuramente durante l’estate mi vedrete partecipare a qualche gara di skiroll, ideale per la preparazione estiva e autunnale. I tempi e i modi dipenderanno molto dal recupero dal mio infortunio, poiché sarà importante non affrettare i tempi e non rischiare nulla prima della completa guarigione.
In ogni caso ho archiviato la stagione appena conclusa con un po’ di rammarico per le varie vicissitudini ma anche con
il ricordo del fantastico ed emozionante podio nel Team Sprint di Coppa del Mondo di Milano (foto), e non vedo l’ora di ributtarmi a pieno regine nella preparazione della prossima stagione”.
Fulvio Scola in ripresa: pronto anche per lo skiroll
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