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Le cere floururate

 

Parlando delle cere fluorurate, abbiamo accennato ai rischi in cui si può incorrere nell’uso di queste scioline, rischi legati all’elevata tossicità del fluoro miscelato a paraffine derivanti dal carbone. Vapori pericolosi, che possono avere effetti cancerogeni, quelli che si levano durante la sciolinatura a caldo, ma ancor più da quella effettuata a freddo con l’impiego del trapano che, oltre ai vapori, solleva polvere durante la rullatura e la spazzolatura. Ed è per questo che l’operazione va effettuata con tutte le precauzioni del caso, in locali molto grandi e aerati, e non certo nel garage di casa o in quei bugigattoli come i prefabbricati o le casette degli skimen che vengono predisposti in occasione dei Mondiali, delle Olimpiadi o di tanti appuntamenti di Coppa.

È proprio per evitare vapori e polveri nocive che gli skimen più avveduti indossano una maschera a tenuta stagna che copre tutto il volto, riparando gli occhi e preservando le vie respiratorie dall’inalazione di polveri e gas tossici. Se il rischio è limitato quando si devono preparare uno o due paia di sci e si adottano tutte le precauzioni, la faccenda si fa invece critica quando gli sci da preparare sono decine e si lavora a stretto contatto di gomiti in ambienti di pochi metri quadrati, dove l’aria diventa immediatamente irrespirabile.

 

PARAFFINE SPRAY SENZA TOSSICITA’

 

Ed è anche per ovviare a pericoli del genere che un’azienda italiana, la Maplus di Castelli Calepio in provincia di Bergamo, holding industriale leader in Europa dei prodotti fluorurati e soprattutto nella lavorazione industriale del teflon, ha messo in commercio paraffine spray che non creano problemi di tossicità poiché non richiedono l’uso del ferro caldo o del trapano. Si spruzzano sulla soletta da una distanza di una decina di centimetri e per altrettanti di lunghezza, si lasciano asciugare e si “tirano” a mano con uno stenditore di sughero come si fa con le scioline stick di tenuta, e alla fine si spazzola. Non serve dunque un’attrezzatura particolare né sofisticata: il trapano in questo caso diventa un optional, prezioso ma superfluo.

Una soluzione estremamente pratica ed efficace il cui artefice è stato il professor Gambaretto, docente dell’Istituto di chimica industriale del Politecnico di Padova, uno scienziato il cui nome è legato alla chimica del fluoro. Inventore, fra l’altro, del fluotano, gas anestetico a base di fluoro molto usato in chirurgia, ma che nel mondo del fondo è conosciuto per quella formula che, a metà degli anni ‘80, avrebbe rivoluzionato il mondo dei prodotti solidi fluorurati antiattrito. Prodotti cerosi chiamati semplicemente Cera F, progenitrice delle attuali cere e paraffine fluorurate, risultato di processi la cui raffinatezza chimica, innovativa e di sintesi pone il nostro paese all’avanguardia del settore. Prodotti che si impiegano sovrapponendoli alla paraffina di base della quale dilatano le prerogative di tenuta e di scorrevolezza alla distanza.

Nel caso della cera spray si è riusciti a veicolare il prodotto in polvere, potenzialmente tossico, micronizzandolo verso lo stato liquido, mantenendone le caratteristiche originarie. In parole povere si sono mandati in soluzione (così come si mescola il vino con l’acqua) prodotti altofondenti con un particolare processo di sintesi che non dà problemi di erogazione del prodotto e del quale Maplus detiene il brevetto in esclusiva mondiale. Questa cera spray ha una maggior tenuta alla distanza dell’analoga cera in polvere, e ancor più se la si paragona alla cera solida, ma ha un costo naturalmente superiore. Purtroppo la praticità, la comodità d’impiego, oltre alla tutela della salute, hanno un loro prezzo. Ed è appunto il costo di questi prodotti fluorurati, che toccano prezzi da oreficeria, che ne limita la diffusione: certi “dadini” di pochi grammi costano quanto un gioiello…

È giustificata una spesa di decine di biglietti da mille per la preparazione, pur sofisticata, di un paio di sci con cere fluorurate quando possono bastare le meno costose paraffine? Per certi fanatici la domanda non si pone neppure: pur di battere l’amico-avversario farebbero carte false. Invece il fondista appassionato ma di buon senso, che scia per diletto, valuta prima se l’impresa valga la spesa. Sicuramente non se ne può fare a meno nelle gare di alto livello dove i distacchi ormai si misurano a centesimi e questi prodotti possono fare la differenza;  quella differenza che il comune fondista neppure è in grado di notare. In più avrebbe pure qualche problema di applicazione di queste cere se non disponesse dell’attrezzatura adeguata che facilita il lavoro, ne riduce i tempi, ma non sempre semplifica l’operazione. Attrezzatura che consiste, oltre che nel ferro elettronico per l’applicazione a caldo, nel trapano con relativo set di rulli e spazzole rotanti il cui uso richiede manualità e accortezza. Infatti, per quanto riguarda il trapano, non è che lo si possa usare improvvisando d’acchito la sciolinatura, operazione che richiede una certa pratica che si acquista solo facendo esperienza affiancati da qualche esperto. Diversamente gli svantaggi sarebbero superiori ai benefici; in più si rischia di danneggiare l’attrezzatura.

 

MODALITÀ DI APPLICAZIONE

 

Cera in polvere – Si sparge sulla soletta e la si fissa o direttamente con il rullo del trapano a circa 2000 giri/minuto oppure con una passata del ferro caldo la cui temperatura massima (160°C) va applicata solo in condizioni di neve sopra 0°C o appena sotto. In queste condizioni l’uso del ferro è indispensabile. Più la neve è fredda più va abbassata la temperatura del ferro: 145-150°C a -5°C, 135-140° fino a -8°C, 125-130° fino a -12°C, 120° oltre i -12°C. Con l’abbassamento della temperatura della neve diventa sempre più importante quando non fondamentale l’impiego del rullo.

La cera in polvere può essere utilizzata da sola, applicandola a caldo o con il trapano, oppure dopo un prodotto spray: in questo caso si aggancia bene al liquido spray che già tiene in soluzione il prodotto (paraffina e/o cera).

Sovrapposizione: deve essere effettuata in base alle affinità chimiche dei prodotti che, per quanto riguarda Maplus, della quale riportiamo le istruzioni con l’indicazione di usare esclusivamente accessori tecnologici Maplus, sono le seguenti:

–       basi paraffiniche da sole: sì

–       basi fluorurate da sole: sì

–       basi paraffiniche più basi fluorurate: sì

–       basi paraffiniche più basi fluorurate più cere: sì

–       base fluorurate più cere: sì

–       basi paraffiniche più cere: no

–       cere da sole: no.

La sovrapposizione a “strati” dei prodotti può avvenire interamente con prodotti in polvere, interamente con prodotti spray, parte con prodotti in polvere e parte con prodotti spray.

 

SCIOLINATURA

 

1. Applicare il prodotto come indicato e farlo penetrare nella soletta con il sughero (rullo rotante o manuale). Il rullo in sughero “Maplus cork” deve essere montato su un trapano con apposita impugnatura caratterizzata dalla protezione prevista per legge. Il trapano deve funzionare alla velocità media di circa 2000 giri/minuto. L’operatore può ripetere l’operazione più volte finché tutto il prodotto è ben steso sulla soletta.

2. Nel caso si verifichi l’accumulo di prodotto in alcune zone della soletta può essere utile un passaggio veloce con una spatola per togliere l’eccesso di prodotto in superficie e facilitare la successiva operazione di pulitura profonda.

3. Pulire quindi con la spazzola in ottone manuale “Maplus brass” (spazzolatura superficiale) con 1-2 passaggi sempre dalla punta alla coda, per una pulitura generale della soletta, e facilitare l’accesso del crine nelle impronte più profonde.

4. Pulire con la spazzola rotante in crine (spazzolatura profonda) montata su apposita impugnatura fissata al trapano, sempre alla velocità di rotazione media di 2000 giri/minuto, con direzione costante dalla punta alla coda dello sci, con 2-3 passaggi consecutivi.

5. Nel caso di applicazione di un solo strato (paraffine o basi fluorurate), senza altre sovrapposizioni, si deve effettuare la lucidatura finale con spazzola ruotante in nylon, montata su impugnatura fissata al trapano, con lo stesso numero di giri e le modalità sopra descritti.

6. Nel caso di sovrapposizione di altri prodotti, procedere come descritto dal punto 1 al punto 5, avendo l’accortezza di lucidare con la spazzola in nylon SOLO alla fine di tutte le operazioni di sovrapposizione.

Questa procedura della Maplus per la sciolinatura con i suoi prodotti è comunque indicativa grosso modo anche per le altre marche di scioline. È possibile una sciolinatura a sovrapposizione con marche diverse ma non è consigliabile.

Cera solida – Si applica come le cere stick di tenuta, non necessita dell’applicazione del ferro, ma basta la rullatura con il trapano seguita dalla spazzolatura, operazioni che possono essere effettuate con sughero e spazzole manuali.

Cera liquida – Viene venduta solo in confezioni da un litro per i laboratori e si applica sulle solette mediante spugnaggio.

 

PULIZIA SOLETTA (istruzioni Maplus)

 

 

Prima della sciolinatura, la soletta e le lamine devono essere perfettamente preparate. Senza un’adeguata preparazione non si può garantire il miglior risultato di una sciolinatura che si basa sui concetti più avanzati nella ricerca della chimica dei prodotti di scorrevolezza. Dopo la preparazione meccanica della soletta è indispensabile effettuare un’accurata pulizia con liquidi “detergenti” studiati appositamente da Maplus nel pieno rispetto dei criteri scientifici e di legge.

La prima pulizia deve essere effettuata con il liquido denominato FluorClean (liquido detergente per asportare ogni traccia di fluoro) che deve essere steso in modo omogeneo su tutta la superficie della soletta. È un solvente specifico per prodotti fluorurati derivati dal carbone, in grado di sciogliere il fluoro, che invece è inattaccabile dai normali pulitori per scioline derivate dagli idrocarburi e che sono a base di etere di petrolio purificato.

–       Pennellare tutta la soletta in modo che il liquido sia ben steso;

–       Asciugare una prima volta con carta “Maplus paper”.

–       Ripetere eventualmente l’operazione una seconda e una terza volta.

–       Usare eventualmente una spatola rettificata ricoperta da “Maplus paper” per la pulizia.

La pulizia più profonda deve essere effettuata con il liquido denominato “Clean” (liquido detergente che asporta ogni altra impurità); analogamente al precedente, deve essere steso su tutta la superficie della soletta:

–       Usare la stessa metodologia scritta sopra.

–       Avere cura di pulire a fondo con “Maplus paper”.

–       Attendere che la soletta sia asciutta: presenterà un aspetto sbiancato;

–       Procedere alla sciolinatura.

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